POIRINO

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CHIESA DELLA CONFRATERNITA DELL’ANNUNZIATA O DELLA MADONNA DELL'ALA
La Congregazione fu fondata nell’anno1634, per il culto della S. Vergine. Ebbe sede, inizialmente, in una
cappella della Chiesa parrocchiale. I confratelli erano chiamati Batü Blö dal saio di tela blu.
La costruzione dell’attuale chiesa ebbe inizio nel 1728 e terminò nel 1753 su disegno dell’ing. Sebastiano Ricati.
L’edificio di piccole dimensioni, è un bell’ esempio d’architettura barocca del Settecento.
L’interno è costituito da un nucleo centrale di forma ellittica il cui asse maggiore è disposto parallelo alla facciata; lateralmente vi sono due cappelle semicircolari. Date le piccole dimensioni, la Chiesa ha una sola porta d’accesso centrale. Di fronte all’ingresso, un grande arco costituisce un’inquadratura alla cappella absidale, contenente l’Altare maggiore ed il Coro. Il nucleo centrale della Chiesa è sormontato da una cupola ellittica che culmina in un lanternino. Le lesene addossate alle pareti, sono coronate da capitelli corinzi, di spiccato gusto barocco per
lo sviluppo delle volute e per il movimento delle foglie. La Pala dell'altare maggiore rappresenta "L'Annunciazione" con i Santi Giuseppe e Rocco. Il dipinto fu eseguito dal pittore Giovanni Francesco Sacchetti nel 1677. I due altari laterali della Chiesa e i rivestimenti in marmo della Cappella della Madonna risalgono al '700 e sono opera del marmistaGiovanni Garino.
L'immagine della Madonna (che aveva fatto ingresso come "palladio" nella Chiesa nel 1821), prese anche il titolo della Madonna dell'Ala perché proveniente dall'omonima Cappella situata sotto l'Ala del
mercato, demolita nello stesso anno 1821.
L'organo della Chiesa fu eseguito nel 1770 da Giuseppe Sabina fu Tommaso di Cairo. I due torcieri dorati sono opera dello scultore Pietro Botto che li eseguì nel 1648.
Esternamente la Chiesa segue la linea interna dell'elisse, incurvandosi però alle due estremità in senso opposto.
La facciata è formata da due ordini sovrapposti e le curvature sono accentuate e sottolineate da cornici aggettanti; è scandita verticalmente da lesene con un capitello ionico, tipicamente barocco per il festoncino
sospeso alle volute.
La porta d'accesso centrale e la finestra del piano superiore hanno i caratteristici stipiti ad orecchie.
Nella facciata persistono motivi architettonici classicheggianti, come i frontoni dalla forma triangolare.
Lateralmente, sulla sinistra, vi è una piccola e graziosa cella campanaria. Questo tipo d’edificio, nel quale la forma ellittica ha il sopravvento su quella classica circolare, ebbe molta fortuna nel 1700, e fu raramente ripetuto in Italia e nelle regioni che furono più influenzate dal barocco.