Furio Petrossi, IRRSAE Friuli Venezia Giulia
Telematica nella
scuola: potenzialità ed esperienze guida in Italia.
Reti locali ed internazionali (Internet)
INTERAZIONE: Posta
elettronica, liste, news, "chat" ("Forum"),
ACQUISIZIONE O
TRASMISSIONE DI INFORMAZIONI: World Wide Web Internet, file transfer
La politica
dell'Unione Europea
Il termine Telematica, nato dalla contrazione dei due termini TELECOMUNICAZIONE ed INFORMATICA accostati tra loro, tende a nascondere - anziché mettere in evidenza - le caratteristiche di tale tecnologia che la rendono utile nell'impiego scolastico.
Nella scuola infatti, oltre all'aspetto tecnologico - pure importante nella formazione tecnica, professionale e scientifica - è opportuno mettere in risalto l'aspetto di informazione e di comunicazione che caratterizzano la telematica: rovesciando la frase di Mc Luhan sul "villaggio globale" ("Il mezzo è il messaggio"), nella scuola non è importante - solo - comunicare per comunicare, quanto comunicare qualcosa, scambiarsi informazioni.
Ancora, per ultimo, il termine Telematica tende a nascondere l'aspetto delle potenzialità di INTERAZIONE offerte da tale tecnologia. Tale aspetto è rilevante perché lascia aperto il discorso del suo utilizzo nell'insegnamento/apprendimento di tipo "collaborativo", permettendo sia l'interazione tra allievi lontani che scambi tra allevi e tutors distanti, oltre che l'interazione tra docenti lontani. Si sottolinea la potenzialità interattiva in particolare perché esiste, ed è molto forte, una tendenza a livello internazionale di ridurre la telematica ad un rapporto tra fornitore (di informazioni, di beni) e cliente, il che costituisce un rovesciamento del principio costitutivo delle reti telematiche internazionali, sorte principalmente per lo scambio di informazioni.
Nel seguito si parlerà soprattutto del tipo di telematica che può essere attuata essendo dotati di computer e di un modem collegato alla rete telefonica urbana, interurbana o internazionale o a rete dati a commutazione di pacchetto; in tale tipo di telematica comprendiamo la possibilità di accesso locale a fornitore di servizi Internet.
Non sarà compresa nel discorso la telematica effettuata tramite reti Videotext (Teletel, Videotel ecc.) in quanto si ritiene tale tecnologia in esaurimento. Non comprendiamo nella relazione neppure l'accesso diretto (in linea dedicata o meno) a banche dati specializzate a pagamento.
Non si intende fornire un elenco esauriente delle potenzialità del mezzo; i temi affrontati saranno esclusivamente i seguenti:
Reti locali ed internazionali (Internet)
INTERAZIONE: Posta elettronica, news, "chat" ("Forum"),
ACQUISIZIONE O TRASMISSIONE DI INFORMAzioni: World Wide Web Internet, file transfer
Si intende per "rete civica" un servizio telematico cui possono accedere contemporaneamente diversi utenti di una determinata area urbana. Storico esempio di "rete civica" è quello della città di New York (NYCeNet) promosso a fini interculturali dalla locale amministrazione cittadina.
In Italia si stanno sviluppando dei servizi legati ad aree urbane, promossi direttamente dalle Amministrazioni locali: si tratta di centri telematici ai quali si possono collegare i cittadini al fine di ottenere informazioni sugli atti deliberativi, sulle scadenze tributarie, sugli orari degli uffici; oltre ciò è possibile partecipare ad "aree di discussione" (conferenze elettroniche, simili come struttura alle "News" di Internet) sui problemi della città o su temi relativi alla cultura, al tempo libero ecc. .
Esempi di rete civica sono quelle di Bologna, di Roma, di Milano - inizialmente- e via via di nuove città che si aggiungono (Torino e Venezia ad esempio) e si stanno aggiungendo (forse Trieste).
Rete civica di Milano
Le tecnologie su cui tali reti sono basate sono molto diverse tra loro: per Roma ci si appoggia, oltre che ad un servizio municipale, alla rete di BBS (centri telematici amatoriali, Bulletin Board Services) Fidonet presente a in città; a Milano esiste un centro che si appoggia ad una delle Università cittadine (http://wrcm.dsi.unimi.it); a Bologna il servizio è strettamente interconnesso ad Internet (http://www.nettuno.it/bologna/).
Nel caso di Milano e Bologna alcuni servizi cittadini sono disponibili su rete internazionale Internet, per cui è possibile - previa iscrizione - accedervi dall'estero a costi relativamente contenuti: tale opzione è rilevante al fine - interculturale - di poter confrontare problemi ed argomenti su cui si discute in aree urbane di paesi europei diversi tra loro.
Oltre alle amministrazioni locali altri enti agiscono a livello cittadino, in particolare segnaliamo:
Il Laboratorio dell'immaginario scientifico di Trieste: si tratta di un "museo della scienza moderna" che ha promosso nelle scuole diversi progetti in cui gli studenti di alcune scuole si scambiano dati e messaggi su problemi di rilevanza culturale e scientifica, quali lo smaltimento dei rifiuti urbani, i problemi ambientali, la droga ecc. e sono informati - tramite una rivista telematica - su temi scientifici e culturali riguardanti in particolare l'area cittadina in senso lato. Non sono mancati documenti su temi di attualità scientifica generale (l'impatto della cometa su Giove). Molto rilevante è la presenza in linea - sotto forma di elenco di messaggi - di una banca dati di esperimenti scientifici (raggiungibile anche in Internet http://140.105.113.51), da attuare spesso con materiali "poveri" (il Laboratorio attua a tale proposito anche iniziative di aggiornamento dei docenti);
l'ARCI club di Bologna, che in collaborazione con il CNR-Radiostronomia di Bologna ha creato una rete di classi di scuole diverse - in prevalenza medie inferiori - che attuano processi di collaborazione; interessante un loro progetto di "schedatura ragionata" di libri compiuta direttamente dai ragazzi e la costruzione di un ipertesto sull'educazione ambientale scritto (e illustrato) a più mani da classi distanti tra loro. Tali progetti sono stati promossi dall'IRRSAE Emilia Romagna (http://www..bo.cnr.it).
La diffusione della possibilità di accesso ai servizi Internet in Italia sta procedendo secondo una progressione di tipo esplosivo. Le scuole seguono tale tendenza, pur con l'ansia di non avere al loro interno un congruo numero di docenti tecnologicamente preparati. L'ansia produce la tendenza a "non esporsi troppo" e a privilegiare utilizzi passivi del mezzo (accesso a documenti in lingua straniera...) a discapito di quelli attivi (collaborazione didattica).
E' quindi aperto il tema della formazione dei docenti.
Tramite Internet è possibile inviare messaggi (E-mail, email o electonic mail) a qualunque persona abbia un accesso alla rete in qualsiasi parte del mondo, essendo praticamente sicuri che nel giro di un'ora (o al massimo di mezza giornata) il messaggio sarà disponibile presso il nostro corrispondente. Il costo di un messaggio è inferiore a quello di una lettera convenzionale (snail mail).
I costi - per la scuola - di un moderato utilizzo di Internet (2 ore alla settimana, ovvero il disbrigo di un gran numero di messaggi elettronici - anche 50 al giorno - e di un'ora di ricerca informazioni alla settimana) sono di circa 1000 ECU all'anno. A tali costi bisogna aggiungere quello dell'acquisto di un modem (200-300 ECU una tantum) e della disponibilità di un computer e di una presa telefonica.
L'accesso ad Internet permette di realizzare su scala mondiale quanto descritto nel capitolo sulle "reti civiche" e di accedere ad un numero molto alto di informazioni di una certa rilevanza culturale, sociale e tecnologica, tramite il sistema di accesso ipertestuale "World Wide Web" che permette il passaggio automatico e molto intuitivo dal sistema informativo di un dato centro telematico ed un altro distante anche 80.000 chilometri (dall'altra parte del globo) col il solo "click" del mouse del computer.
La posta elettronica (E-mail) è uno degli
strumenti principe dell'utilizzo della
telematica nella scuola. Un utente
internet ha - solitamente - un
proprio indirizzo di posta elettronica
(che consiste in un nominativo seguìto dal simbolo "@" e dal nome
della rete cui si è collegati, come F.Petrossi@agora.stm.it); un testo anche di una decina di pagine
(ma solitamente non più lungo di una-due pagine) può essere inviato a uno o più utenti Internet di cui si conosca
l'indirizzo elettronico.
Rispetto alla conversazione in diretta essa permette:
messaggi più lunghi
risposte più meditate e discusse in classe
Rispetto algli strumenti tradizionali (posta o fax) la posta elettronica si caratterizza:
per la sua rapidità (per contrasto la posta normale viene chiamata "snail-mail" o "posta-lumaca")
per la sua relativa economicità (rispetto al fax: circa 200-300 lire per un messaggio inviato ad un numero anche molto alto di destinatari contemporaneamente, ovviamente aventi un indirizzo di e-mail Internet.
Come tale e' adatta anche a colaborazioni di
breve durata e di intervento in classe
"in tempo reale".
I programmi per la gestione della posta elettronica permettono di archiviare, stampare, rivedere un intero insieme di messaggi scambiati tra utenti, classificandoli eventualmente per argomento.
Eudora, uno dei più utilizzati programmi per la
gestione della posta elettronica
Uno dei modi tradizionali di utilizzo didattico della posta elettronica consiste nella contrattazione diretta dell'intervento didattico da parte di due o più docenti., stabilendo argomento, tempi e modalità di utilizzo della telematica.
Esistono dei progetti internazionali che permettono l'incontro tra docenti che non si conoscono direttamente, lanciando "appelli" che solitamente vanno a buon fine.
La descrizione di uno dei progetti esistenti è fornita di seguito:
IECC
iecc@stolaf.edu - Finding partner classrooms in the
Intercultural E-Mail Classroom
"IECC"
is intended for teachers seeking partner classrooms for international and
cross-cultural electronic mail exchanges.
This
list is *not* for discussion or for people seeking individual penpals.
To subscribe, send a message containing
the word "subscribe" to: iecc-request@stolaf.edu
To UNsubscribe, send a message
containing the word "unsubscribe" to: iecc-request@stolaf.edu
Once you have subscribed, we welcome
your request for a partner classroom. We ask that you follow the general format described below:
* Subject, Please use a descriptive
subject such as: "Seeking Spanish-speaking classroom" or "Looking for 12 college students in Pakistan"
* Body *
Information about your classroom * your name *
name and location of your institution
*
discipline (if appropriate) *
academic "level" of your students (e.g.,
college/university, 7th grade)
*
number of students * when you would like to connect * other special interests
* Preferences for a partner classroom ( * academic "level", * country/culture, * discipline *
language * number of students * other preferences e.g., Spanish-speakers...)
Ed ecco un esempio di risposta ad un appello:
Received: from casbah.acns.nwu.edu by agora.stm.it id aa14826; 16 Nov 93 2:51
GMT
From: "Darrel Walery"
<dwalery@casbah.acns.nwu.edu>
Ti: F.Petrossi@agora.stm.it
Subject: RE: Students aged 10-14
Furio,
I teach at a small high school in a suburb just
outside Chicago. We have 72 freshman (9th graders), age 14. We would be
interested in exchanging some E-mail. Did you have a particular kind of
communication in mind? How many students do you have? What about exchanging
current hews items and how these things could effect the students? Just a quick
idea off the top of my head. Let me know.
Darrel Walery
dwalery@casbah.acns.nwu.edu 708 489-9490
Si può partecipare a discussioni tramite posta elettronica iscrivendosi ad una delle numerose "liste". Una lista e' prima di tutto un indirizzario cui ci si puo' iscrivere o cancellare. Ogni messaggio inviato all'indirizzo della lista verra' trasmesso anche a tutti gli iscritti all'indirizzario. Oltre alla sopra citata lista iecc@stolaf.edu, ve ne sono numerose altre dedicate alla collaborazione didattica a distanza o alla formazione a distanza:
RELATED MAILING LISTS: The following electronic
mailing lists may also be of interest to IECC subscribers:ANNOUNCE-SL@LATROBE.EDU.AU,
COMDEV@RPITSVM.BITNET, EDNET@nic.umass.edu, EDUTEL@RPITSVM.BITNET,
FLAC-L@BROWNVM.BITNET,
GLBL-HS@ONONDAGA.BITNET,INCLASS@SCHOOLNET.CARLETON.CA,KIDLINK@NSDUVM1.BITNET,
KIDSPHERE@PITTVMS.BITNET, LLTI@DARTCMS1.BITNET, PENPAL-L@UNCCVM.BITNET,SLART-L@CUNYVM.BITNET
In Italia esiste un certo numero di liste dedicate alla scuola, alcune dedicate a particolari progetti (come MEDEA), altre generiche (come SCUOLA-IT).
Esistono anche liste informative generali in italiano, quale la traduzione italiana del bollettino di informazioni Educomm: in tale caso più che di liste si può parlare di bollettini elettronici.
Si sta cercando di realizzare una lista per il Friuli Venezia Giulia, dedicata ai docenti che intendono sviluppare attività didattiche tramite strumenti telematici.
Le News sono delle "Conferenze elettroniche pubbliche". Mentre la posta elettronica viene utilizzata nel contatto uno-a-uno o uno-a-molti e le liste vengono utilizzate nel contatto molti-a-molti, le News sono messaggi su un determinato argomento indirizzati generalmente all'intera comunità Internet (uno-a-tutti), messaggi che possono essere letti da chi lo desidera, quando lo desidera, su richiesta esplicita.
Ricordiamo alcune News dedicate direttamente all'Italia (soc.culture.italian o it.notizie). Un certo numero di News è proprio dedicato alla miglior conoscenza multiculturale.
Simi alle News sono le "Conferenze" attuate dai centri telematici amatoriali o da reti civiche.
Il Chat (chiacchierata) si è dimostrato uno strumento molto valido per ottenere un contatto "caldo" tra persone lontane. Esso consiste nella scrittura in tempo reale di brevi e rapide frasi (2-3 righe, in alcuni casi una decina di righe) su un argomento. Più persone possono partecipare contemporaneamente.
Molte esperienze scolastiche di Chat si sono avute in Francia, con l'utilizzo dei Minitel, anche in Italia l'Ambasciata di Francia ne ha realizzata una, per la formazione a distanza dei docenti di L2-FLE, con la collaborazione degli IRRSAE. La stessa Telecom Italia, tramite il progetto Aulaperta, ha realizzato dei Chat tra studenti. Le esperienze più vaste in questo campo sono quelle realizzate dall'IRRSAE Liguria.
E' possibile realizzare Chat in Internet tramite un programma di IRC (Internet Relay Chat): per farlo funzionare in modo adeguato bisogna avere un accesso completo a Internet (non tramite Itapac per il fatto che il costo di trasmissione non è determinato solo dal tempo di connessione ma anche dal numero di caratteri trasmessi): ci si collega ad un centro che raccoglie e distribuisce i messaggi (come eu.undernet.org:6667) e si sceglie il canale su cui si vuole trasmettere (ad esempio #italia)
Un programma di IRC per gestire il chat in Internet
Bisogna fare attenzione al fatto che, non essendo sottoposti a censura, un gran numero di canali utilizza un linguaggio pesante o pornografico.
Il Chat rappresenta un momento fortemente emotivo, ma anche un momento difficile sul piano comunicativo. Essendo presenti più persone contemporaneamente, senza il supporto visivo che conferma la partecipazione al dialogo, si possono ottenere eccessi nella partecipazione o nell'assenza di partecipazione, sovrapporsi di linee di discorso, divagazioni ecc. .
Gli esperimenti migliori di Chat prevedono una figura forte di moderatore e un ordine del giorno (a volte una scaletta o un canovaccio) preciso da svolgere. E' opportuno utilizzare il Chat in più sessioni brevi o con una preventiva preparazione tramite posta elettronica.
Esistono chat locali, attuati in seno a reti civiche o a grossi centri telematici nazionali (Agorà, Mc-link ecc.). Alcuni di essi sono stati utilizzati nel corso di trasmissioni radiofoniche (come la trasmiissione "duemila" del terzo programma RAI).
Il WWW è un insieme di ambienti per la costruzione e la lettura di ipertesti multimediali ideato nell'ambito di ricerche del CERN di Ginevra. Tale ambiente sta pian piano soppiantando altri strumenti di navigazione su rete Internet.
Lo strumento può essere utilizzato con grande facilità, anche se c'è bisogno di una certa esperienza per poterne ricavare informazioni utili.
Molte università, centri di ricerca, organizzazioni economiche, enti con finalità sociali o culturali stanno inserendo informazioni accessibili tramite tale sistema.
In particolare, per l'uso didattico, ricordiamo:
Un centinaio di giornali e riviste sono disponibili (spesso in forma sintetica) in WWW: si va dal Dayly Telegraph a Le Monde, a La Stampa, a giornali di Hong Hong, Australiani, Giapponesi ecc (per la lista: http://www.agora.stm.it/internaz/giornali.html).
Sono disponibili cataloghi di biblioteche ed un certo numero di libri in formato elettronico acquisibili direttamente tramite la rete telematica (Progetto Gutemberg, Runenberg, Progetti francesi, Progetto Manuzio http://sunsite.dsi.unimi.it /pub/culture/Manuzio...)
Sono disponibili diverse informazioni di tipo scientifico (Musei multimediali della scienza), artistico (Collezioni di immagini, Visita ai Musei vaticani, ai tesori di città d'arte quali Firenze http://www.dada.it/thes/dev.html ecc.), ambientale (con pagine di associazioni ambientaliste) ecc. che possono essere raggiunte tramite "meta indici" per argomenti o per ricerca libera.
Anche enciclopedie, in particolare l' Enciclopedia Britannica, hanno a volte un loro servizio in Internet - per abbonamento -(analogo a quello fornito in CD ROM, http://www.eb.com) dimostrando che le abilità necessarie a navigare in WWW sono simili a quelle che si debbono avere per navigare in ipertesti in CD ROM, ipertesti che stanno avendo uno sviluppo di mercato molto ampio.
WWW URL:
http://www.stolaf.edu/network/iecc.html
La qualità
delle informazioni presenti nei siti WWW non è omogenea: le informazioni
possono essere interessanti o possono non esserci affatti, in quanto la loro
presenza dipende dall'azione volontaria dei gestori dei siti.
Per orientarsi nella caotica rete delle informazioni ipertestuali Internet possono essere di aiuto alcuni "meta-indici" quali Yahoo (http://www.yahoo.com) o Lycos (http://lycos.cs.cmu.edu) che, tramite una ricerca arborescente oppure per parole-chiave, fornisce una lista, anche se incompleta, delle risorse presenti sulla rete.
Il trasferimento di programmi o documenti (File tranfer, FTP) è utile soprattutto quando è si desiderano ottenere documenti molto lunghi (la posta elettronica non è adatta a tal fine) o immagini o ancora programmi da far girare su computer.
L'UE ha sottolineato più volte la necessità di lavorare in termini di insegnamento aperto e a distanza anche con l'utilizzo delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ad es. Progetto Socrates). L'obiettivo è quello di favorire la formazione permanente e l'istruzione in aree difficilmente raggiungibili ma anche quello di favorire l'incontro tra docenti e studenti europei nell'ottica dello sviluppo di comportamenti multiculturali, nonché per lo sviluppo dellla conoscenza delle lingue meno diffuse.
In generale diversi progetti europei sottolineano l'importanza delle telecomunicazioni per lo sviluppo tecnologico e sociale dell'Europa: tali elementi sono messi in evidenza anche sul "libro bianco" di Jacques Delors.