Nel Friuli - Venezia Giulia la Scuola virtuale al suo secondo appuntamento.

Il 20 marzo 1996 si terrà il 2° Convegno regionale sulle potenzialità formative, didattiche e educative dell' impiego delle reti telematiche.

dr Furio Petrossi ([1])

 

"La Scuola Virtuale" è stato il nome dato al convegno che si è tenuto un anno fa, in aprile, a Udine, e che ha visto 120 tra Presidi e Docenti delle scuole superiori riuniti per discutere, come indicato nel sottotitolo del convegno, sul "Conoscere e conoscersi tra Iternet, reti della formazione e reti del sapere".

Ad un anno di distanza ci si domanda: è cambiato qualcosa nella scuola della Regione?, si sono compiuti passi in avanti? passi indietro? Che incidenza avranno sulla scuola le proposte che provengono dal Ministero (dopo la direttiva 318 sulle nuove tecnologie), dalla BDP, ma anche da enti locali (con le reti civiche, ad esempio) e dal settore privato? Cosa di buono si è prodotto? Quali progetti si hanno in animo di realizzare?

Non per "fare il punto" ma per tracciare alcune possibili linee d'azione viene organizzato il secondo convegno regionale "La Scuola Virtuale". Un convegno che cerca mettere d'accordo (in senso musicale) esperienze promosse da diverse realtà (come IRRSAE, Laboratorio dell'Immaginario Scientifico, Università di Udine e di Trieste, Ministero della P.I., B.D.P., Istituto per le tecnologie didattiche del CNR di Genova, Enti Locali, singoli Istituti), dicutendo assieme sulle potenzialità formative, didattiche e educative dell' impiego delle reti telematiche. Il convegno  si porrà a conclusione del progetto IRRSAE "Comunicare e Telecomunicare" e sarà realizzato anche grazie alla collaborazione tecnica e finanziaria della Telecom Italia.

La Regione Friuli - Venezia Giulia ha vissuto e sta vivendo il suo rapporto con la telematica in modo contradditorio: da un lato iniziative di punta, dall'altro una sostanziale incapacità di indirizzare risorse ed interesse sulle nuove tecnologie.

Iniziativa certamente di punta è stata quella che possiamo ritenere la prima esperienza europea di "Aula virtuale", realizzata, nell'ambito del progetto europeo "Petra" dall'Istituto Tecnico "A. Malignani" di Udine [2], in collaborazione don il Licée Innovante di Junay-Clan (Poitiers, in Francia) e con l'Istituto Tecnico di Wiessbaden. Le tre scuole sono state collegate tra loro tramite un sistema di Videoconferenza in ISDN (erano allora i primi mesi di vita della rete ISDN in Italia). L'esperienza, ormai consolidata, sarà ripeturta, in nuove forme, anche quest'anno[3].

Ancora di punta sono le iniziative del Laboratorio dell'Immaginario Scientifico di Trieste, vale per tutte quella sulla droga, una delle cose migliori che si possa fare con la telematica: la droga nei suoi aspetti sociali, psicologici, chimici, iconici, letterari, nell'informazione e via così. L'iniziativa è stata attuata (soprattutto nell'area di Trieste) con una interfaccia grafica "FirstClass" (per intenderci quella che adoperano la Rete Civica Milanese e la Open University) utilizzabile anche in Internet e che offre straordinari vantaggi nella formazione a distanza[4].

Il convegno di marzo cercherà di essere all'altezza di queste iniziative per l'ampiezza territoriale coperta, la varietà dell'informazione portata e delle proposte discusse con i Presidi e i Docenti che vi interverranno (previsti in circa 200).

Il successo del primo convegno ha dimostrato che l'interesse nelle scuole è grande. Anche dall'analisi di un questionario sulla telematica - aggiornato a settembre - si ricava  un quadro positivo e movimentato, fatto di scuole che si dichiarano disponibili, di un alto numero di docenti disposti a formarsi sulle tecnologie telematiche, di un numero di modem, nelle scuole, più alto del previsto, di accessi ad Internet già attivi.

Ma i dati mostrano anche la presenza di una certa dose di sopetto (soprattutto per la continua fluttuazione dei prezzi del mercato privato degli accessi ad Internet, prezzi che variano dal ... gratis ai tre milioni all'anno), qualche impaccio per la resistenza di alcuni funzionari di enti locali a toccare la voce "telefono" (l'autonomia delle scuole è - in questo campo - ancora lontana) e la voglia, da parte di alcuni Capi d'Istituto, di sentire una voce ufficiale.

Un problema di grande rilevanza, anche al fine della "democrazia telematica", sovrasta gli altri: la concentrazione degli accessi Internet nei capoluoghi provinciali, con il conseguente peso del costo telefonico per portare il segnale dalla scuola al fornitore di accessi: non c'è nulla di simile - ancora - al democratico "1421-Easy Way" o al Videotel, tecnologicamente superati ma a costo uguale per tutti. La montagna e le zone disagiate tendono a pagare il prezzo del loro isolamento.

Allo stato attuale vediamo già una decina di scuole superiori attrezzate per utilizzare gli strumenti di Internet: l'I.T.C.G. Manzini di S.Daniele, il Liceo di Spilimbergo, l'I.T.I. Malignani e l'I.P.S.I.A. Ceconi di Udine, l'I.T.C. Milani e l'I.T.C. Mattiussi di Pordenone, l'I.T. D'Annunzio di Gorizia, l'I.P.S.I.A. di Sacile, l' I.P.S.I.A. R. D'Aronco di. Gemona, l'I.T.C. Carli di Trieste ed altri. A tali scuole si aggiungeranno, grazie all'intervento del Ministero, l'I.T.C. Deganutti ed il Liceo Classico Stellini di Udine. Una "Newsletter" telematica organizzata dall'IRRSAE si propone di tener caldi i contatti e di favorire lo scambio di esperienze.

Il 20 marzo il Convegno "La Scuola Virtuale" si aprirà con una videoconferenza sul tema "Telematica per la formazione e formazione alla telematica in Europa", cui parteciperanno il Prof. G. Degli Antoni da Milano e un responsabile del Ministero della P.I. (se i tempi elettorali lo permetteranno ci auguriamo di avere tra noi il Ministro stesso).

Nel corso della mattina e del primo pomeriggio si svolgeranno due sessioni di lavoro parallele, dedicate a:

     Scienza e tecnologia (Il progetto MEDEA e l'educazione ambientale, L'Insegnamento collaborativo della Fisica, Il Laboratorio dell'Immaginario scientifico),

     Lingua e società (Storybase: un progetto dell'ITD CNR di Genova,  Posta elettronica e insegnamento delle lingue L2,  Ricerca di informazioni e documenti autentici per l'insegnamento linguistico,Le reti civiche, Costruzione di ipertesti in rete e per la rete, Formazione all'interculturalità),

     Formazione e tecnologia (Formazione alle reti, Le iniziative del Ministero della Pubblica Istruzione, Il progetto Deure e Socrates)

A conclusione del convegno una Tavola rotonda con ricercatori, amministratori locali, giornalisti, gestori di reti, uomini  di cultura affronterà il tema "         Conoscere, fare, comportarsi: obiettivi per la formazione           alla telematica - Il ruolo della scuola nei sistemi della citta, dell'informazione, dell'economia, della ricerca", per aprire il campo alla discussione sul rapporto tra la scuola e le altre istanze sociali in cui la telematica ha una funzione rilevante..

 



[1] (*) Comandato presso l'IRRSAE Friuli - Venezia Giulia, responsabile, con la dr Livia Cappella del progetto "Comunicare e Telecomunicare"

 

[2] Un nome-portafortuna, quello di Arturo Malignani: è udinese infatti questo ingegnere, inventore italiano di una lampadina elettrica ampiamente migliore di quella di Edison e promotore dell'illuminazione pubblica cittadina. Anche allora c'erano iniziative di punta di diffusione dell'innovazione tecnologica...

 

[3] Sempre l'ISDN è al centro di una iniziativa, nata dallo stimolo dell'avv. Riem, di portare a Pordenone - in videoconferenza - un corso dell'Università LUISS di Roma. Si basa invece sulle banche dati accessibili da Internet (Sole 24 Ore, Corriere della Sera, CERVED ecc.) il corso post laurea di "Information broker" organizzato con fondi del Fondo Sociale Europeo dall'IRES-FVG.

 

[4] Di questa opinione mi sembra anche Guglielo Trentin dell'ITD-CNR di Genova, che ne ha mostrato pubblicamente le caratteristiche nel corso del primo convegmo sulla "Scuoal Virtuale", collegandosi con la Open University a Londra.