A Nicolino,
da Marta
Era
il mio più caro amico, Nicolino, sempre simpatico e gentile con tutti.
Quando gli chiedevo una penna o qualsiasi altra cosa subito mi rispondeva:
-
Sì, certo!
Così
faceva con tutte le persone.
Era
anche premuroso e cordiale. Infatti al mattino, quando entrava a scuola
salutava proprio tutti, dal primo all'ultimo con voce allegra e squillante,
proprio come un campanello. Di certo non sapeva raccontare le bugie
e se ci provava si capiva subito. Quando si entrava in classe e vedeva
la maestra o i compagni un po' tristi, subito con una sua risata o con
una domanda ci rallegrava e noi, così, continuavamo il nostro programma.
Quando
si avvicinava alla cattedra dell'insegnante, di sicuro consegnava una
delle sue tante schede- libro e questa dimostra che era un bambino che
leggeva molto. Era il primo nella classifica dei lettori.
Lui
la vita la rendeva gioiosa in qualsiasi momento e quindi lo vorrei imitare
per diventare almeno metà di quello che era.
Quando
non ci riusciva in qualche tentativo non si arrendeva ma, al contrario,
ci riprovava diventando così molto più bravo.
Questi
ricordi per me valgono moltissimo, mi sono utili per non dimenticarlo.
Spero
che i suoi familiari siano forti in questo momento.
Marta