A Nicolino, da Giorgia
Poche ore prima
dell'incidente che è stato fatale al mio amico Nicolino stavamo giocando
a pallavolo con i catechisti e lui ed io, nello stesso tempo, ci prendevamo
in giro in tono scherzoso se sbagliavamo il tiro.
Lui rideva non
solo quando si scherzava, ma anche per rincuorare qualcuno che era triste.
Nicolino faceva
ridere tutti, magari con un piccolo sorriso: aveva la felicità a mille!
E allora la bocca gli si allargava in un sorriso radioso.
No, non dobbiamo essere tristi.Ora
lui è in cielo, è un angelo che ci seguirà in ogni cosa che faremo,
il destino è questo.
Nicolino aveva letto più di quaranta
libri e deve essere perciò un esempio per tutti noi, che lo ricorderemo
per sempre.
Era sincero, pieno di gioia e divertimento,
amava la scuola e lo studio e aveva la gioia nel cuore che esprimeva
in qualunque momento.
Perché ho scritto questo testo?
Perché Nicolino era un amico, per me, l'unico al mondo così, con tanta
VOGLIA
DI VIVERE NEL CUORE!
Giorgia