A Nicolino,
da Beatrice
Nicolino
per me era un grande amico, mi ricordo il suo sorriso e le sue risate.
Lui era un amico che riusciva a trasmettermi la felicità e rendeva più
belle le mie giornate, a volte cupe. Difendeva i compagni, magari quando
noi, da poco intelligenti, litigavamo per delle sciocchezze. Era molto
educato e salutava tutti, ogni mattina. Se ti vedeva un po' giù di morale
ti chiedeva: "Come stai?" e cercava di farti sorridere. Quando
l'anno scorso l'avevo invitato al mio compleanno, pur di farmi un regalo
si faceva in quattro per me. Era un campione a leggere i libri della
biblioteca, gli mancava un libro da leggere per finirli. Non avrebbe
mai detto a nessuno una bugia, anche perché l'aveva promesso a Gesù,
prima della sua confessione.
Io lo
ricordo così Nicolino, pieno di gioia di vivere e sempre pronto ad aiutare
gli altri.
Cercherò
di seguire il suo esempio. Mi prometto di non essere più triste per
lui, perché so che dall'alto dei cieli lui non vorrà vederci tristi.
Questi
ricordi li affido ai suoi familiari, sperando che si consolino un po',
sapendo che Nicolino era un bravo bambino.
Beatrice