Scuola Elementare Toniolo

taglia il nastro!

Un libro racconta

 

I libri sono ali che insegnano a volare

I libri sono vele che fanno navigare

I libri sono sogni di accesa fantasia

Fai viaggiare la tua mente:

Il libro è come una magia

Ti prende e ti porta via.

Il libro è un universo tutto da scoprire con le immagini da inventare. Lasciamo perdere il solito programma alla televisione e cominciamo a viaggiare.

Ecco. il libro si apre e si entra in un mondo magico popolato da maghi, fate, orchi, streghe e principi azzurri. L'immaginario prende il sopravvento e la storia narrata ci sommerge.

Tante storie ci accompagnano e ci aiutano a crescere. Ma avanti, venite anche voi in questo magico mondo: c’è posto per tutti!

La biblioteca,  si presenta come una specie di "azienda di trasporti" nel mondo della fantasia, che consente a tutti i  bambini di usare il proprio tempo libero facendo viaggiare la mente e il pensiero grazie all'aiuto dei libri.



"Fai viaggiare la tua mente" deve diventare il nostro slogan.

Ma ora entriamo in biblioteca, in silenzio, e lasciamo parlare loro, i protagonisti, i libri! Il nostro amico, il nostro caro Nicolino, sapeva far parlare i libri, perché lui ne leggeva tanti!

Sssst! Ascoltiamo…ora parla un libro!

Come è faticosa la vita di un libro! Voi non immaginate neanche ciò che mi tocca sopportare: vengo sfogliato, le mie pagine tollerano ogni piegatura, pensate poi quando, per distrazione o per poca voglia mi lasciano qui, in biblioteca, da solo e…neanche un bambino che abbia la più piccola tentazione di leggere! A volte rimango qui per anni!

Per non parlare dei bambini che mi rovinano la copertina, la mia veste elegante, degna dei migliori ateliers delle sfilate milanesi, ora consunta dal tempo.

Ogni libro, poi, ha un proprio carattere: non intendo la personalità, ma il tipo di scrittura che ha inscritto in sé... Alcuni hanno lettere goffe, altri più slanciate, altri in carattere corsivo con l'aggiunta di immagini...

Comunque non tutti i libri sono uguali: io sono fatto apposta per i ragazzi ed ho un mio titolo personale (il mio nome!), "Il segreto del parco incantato", che mi è stato affidato da un certo Fernando Lalana.

Ora, modestamente, penso di essere un Signor Libro; sì, con la S e la L maiuscole (è questo il mio carattere!)!!!Sono divertente, insolito, bello, giovane...

Cosa?...Volete sapere da cosa l'ho intuito? Beh, ci vuole esperienza! Un'esperienza di lettura di se stessi!

Sono stato regalato ad un bambino di dieci anni e quando per la prima volta mi prese in mano avevo una sola preoccupazione: cadere per terra!

Quel bimbo si inoltrò subito nella lettura. Dovevate vederlo alle prime pagine: un po' confuso, gli occhioni castani sgranati sulle parole e tanta voglia di scoprire quanto dei fogli potessero raccontare, quanto una persona avesse da scrivere... Gli sembrava assurdo!

Da Signor Libro che sono, spiavo le espressioni di Nicolino, il mio lettore. Quando, con le mie parole, gli presentai Ernesto, il protagonista, e con lui Carmen, la sua compagna di classe mi sembrò molto divertito.

In Ernesto vedeva un suo coetaneo, un nuovo amico, che gli confidava la sua storia, i problemi, i desideri... Insomma, la sua vita! In questo modo fu facile stabilire un rapporto d'amicizia tra me e Nicolino.

Ogni tanto, tenendomi in mano, fissava il vuoto e sembrava fantasticare con la mente qualche incontro con il protagonista. Sembrava programmasse ogni minimo dettaglio: paesaggio, clima, colore dei vestiti, profumo dei fiori e chissà quante altre cose ancora!

Queste sensazioni, da quanto ho potuto intuire, dovevano essere molto piacevoli ed emozionanti.

Nicolino si immedesimava nella storia, nelle persone, in tutto il libro. Era come se scoprisse un nuovo mondo: rideva, soffriva, si entusiasmava e si emozionava...

Quante sensazioni ho provocato e pensate che sono solo un libro: carta, inchiostro, parole, caratteri, numeri: sono qualcosa di stampato in copie, eppure originale.

Per me rimanere a guardare Nicolino era un'abitudine piacevole, dato che tra libri ci si invidia e spesso si litiga... E pur fra tutti questi contrasti con i miei "colleghi", quel bambino riusciva ad essermi amico!

Ora sono riposto in questo scaffale, tetro ma affollato, in cui mi sento solo e vivo di ricordi...

Ogni tanto un bambino passa, sta a guardare i nuovi libri... Io sono così impolverato, così malmesso che qualsiasi persona storcerebbe il naso alla mia vista: ma se passa un bambino che, come Nicolino, mi ha letto, il suo viso si illumina per un istante, ripensando alle avventure che io racconto.

Che vita, la vita dei libri, eh? Ve lo sareste mai immaginato? Noi lasciamo segni oltre i segni delle parole. E così un libro è frutto di esperienza e diventa esperienza per altri.

Ora, anche se sono un po' invecchiato, nessuno vi impedisce di leggermi... È un invito! Un'esperienza di lettura!

(Racconto  letto a più voci dai bambini delle classi quinte della scuola Toniolo,

compagni di classe di Nicolino)

 

       
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