Recensione di Francesca e Luca V.
Cap. 30.
La fabbrica di cioccolato di Charlie
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Mentre nonno Joe e Charlie sorvolavano la città, con il
padrone del cioccolato Wonka, nell'ascensore di cristallo, il signor
Wonka iniziò a parlare seriamente del magnifico premio, e
disse a Charlie che gli avrebbe regalato la fabbrica.
All'inizio Charlie non capiva e chiedeva perché un ragazzino
doveva ereditare questa grande fabbrica, ma poi capì. Il
signor Wonka gli spiegò che un adulto non sarebbe stato d'accordo
con le sue idee e invece i bambini capiscono e imparano.
Continuando, il signor Wonka disse a Charlie che doveva portare
anche la sua famiglia, fin quando non sarebbe cresciuto.
Nonno Joe intervenne chiedendo come si poteva fare a far uscire
il letto dalla casa perché dalla porta non ci passava.
Wonka rispose che niente era impossibile, quindi pigiò un
pulsante. Charlie e nonno Joe non volevano sfondare il tetto per
portare il letto nell’ ascensore, ma… CRASH! L'ascensore scese nel
bel mezzo della stanza! Il signore e la signora Bucket brontolavano
perché gli avevano distrutto la casa. Quando al resto della
famiglia venne raccontata l’emozionante avventura nessuno voleva
andare a vivere nella fabbrica di cioccolato, allora Wonka, nonno
Joe e Charlie dovettero spingere prima il letto, poi il signore
e la signora Bucket dentro l’ascensore di cristallo.
Infine l’ascensore riattraversò il buco sul tetto e uscì
all’aria aperta.
Là nonna Josephine chiese se ci fosse stato qualcosa da mangiare
nella fabbrica perchè tutta la famiglia aveva fame e Charlie
rispose l'avrebbe presto visto da sola.
RIFLESSIONE
Questo capitolo mi è piaciuto moltissimo perché mi
ha insegnato una cosa che è la più bella che abbia
mai sentito: le persone adulte non imparano e non hanno idee fantastiche,
mentre i bambini imparano e hanno idee magiche come quelle del signor
Wonka.
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