Favola: Chi la fa, l’aspetti
Un pomeriggio d’estate uno scoiattolo correva e saltellava da un
ramo all’altro del bosco.
Quando arrivò sul ramo più alto della “grande quercia”,
cominciò a raccogliere le ghiande.
Ai piedi dell’albero, abitava un ghiro che, pur essendo pigro, raccoglieva
provviste per l’inverno.
Lo scoiattolo, che era un furbacchione, gli fece un dispetto: gettò
giù da un ramo una ghianda e gridò per salutarlo:
- Salve signor ghiro, guardi cosa le sta cadendo in testa!
Il ghiro pensò che fosse uno scherzo e non si spostò.
Da lì a qualche secondo, la ghianda gli piombò addosso.
Lo scoiattolo si mise a ridere e il ghiro si girò.
- Non sono scherzi da fare!- disse allo scoiattolo.- Mi hai fatto
male.
Qualche settimana dopo, lo scoiattolo stava sistemando le ghiande
nella sua tana.
Ad un tratto il ghiro suonò alla porta portando con sé
un cestino.
- Aprimi la porta, sono il ghiro, ti ho portato un regalo!- esclamò.
Lo scoiattolo aprì subito, senza indugio, ansioso di sapere
quale regalo lo aspettasse.
Il ghiro gli diede il cestino, poi si defilò; lo scoiattolo
aprì il cestino e dentro trovò molte noci, ma erano
tutte marce.
Il ghiro, che era rimasto ai piedi dell’albero, gridò per
farsi sentire dallo scoiattolo:
- Chi la fa, l’aspetti!
Favola di Elisabetta
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