Recensione di Sarah Musco
Disegno di Elisabetta Bettetti
Insegnante di classe: Mariagrazia Zago
Cipì
Autore: Mario Lodi
Casa Editrice: Einaudi
Cipì e Passerì sono due passeri che vivono su un
tetto. Insieme vivono tante avventure. Sono diventati amici quando
Passerì era stata ferita dall’uomo che aveva sparato una
fucilata. Lui l’ha accudita e le ha portato da mangiare finchè
è guarita. Mi è piaciuta la parte che parla di Cipì
e Passerì che vivono i loro primi giorni d’amore. Si confidano
i loro colori preferiti. A Cipì piacciono i colori dei chicchi
di granoturco e delle palline rosse del grande albero. A Passerì
invece piace il colore di una piantina solitaria, la viola, e l’argento
del nastro serpeggiante, il fiume.
Questo libro è narrato con un linguaggio tipico della poesia:
le metafore e le personificazioni di oggetti.
Alcune metafore sono:
- palla di fuoco, il sole
- nastro d’argento, il fiume
- le farfallette bianche, la neve
- le braccia verdi, la pianta
- il buco fondo e nero, il camino
- la guerra, il temporale
- il festival della api, il periodo dell’impollinazione
Le personificazioni sono:
- i carabinieri pioppi
- Margherì, il fiorellino poeta
L’autore è Mario Lodi, uno scrittore che ha fatto il maestro
e ha scritto questa storia insieme ai suoi ragazzi.
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dall'insegnante Mariagrazia
Zago
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