Storia di un acero campestre
Ero un seme piccolo di acero campestre dentro una samara, attaccato
alla mia mamma. Il vento mi spinse per terra e caddi in un buco.
Poi con la pioggia e la terra mi coprii, e rimasi al caldo e al
buio. Dopo molti giorni mi spuntò la radice e germogliai.
Quando pioveva ricevevo acqua, il sole mi dava luce per crescere
e divenni un acero campestre.
Federico
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dall'insegnante Mariagrazia Zago
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