Filastrocca sull'acqua

 

Se in cielo le nubi si danno la mano,
se brontola un tuono lontano lontano,
se un lampo improvviso ci ha un po’ spaventati,
la pioggia ha deciso di scender sui prati.

La pioggia fa bene agli alberi e ai fiori,
pulisce le foglie, ravviva i colori.
“Se piove mi bagno !” – borbotta una zucca.
“La pioggia la bevo !” – muggisce una mucca.

“Con l’acqua ci faccio montagne di ghiaccio,
son freddo e pungente, a molti non piaccio.
Imbianco di neve la terra ed il cielo,
arrivo d’inverno, mi chiamano gelo.”

“Con l’acqua mi lavo la faccia e le mani,
mi lavo quest’oggi e mi lavo domani:
mi lavo anche il collo, le orecchie ed i denti
e i miei genitori sorridon contenti.”

“Nell’acqua respiro !” – sussurra un bel pesce –
“Nell’acqua si entra, dall’acqua si esce.
Spruzzare gli scogli, guizzare, nuotare:
son tante le cose che in acqua puoi fare.”


“Gli uomini spesso mi guardan con rabbia,
son umida e grigia, mi chiamano nebbia.
Nascondo le strade, le case e le piante,
il sole, la luna, le stelle e la gente.”

 

“Trasporto le briciole e faccio fatica,
son sporca e sudata, mi chiaman formica.
Per essere allegra mi basta una goccia,
così finalmente mi faccio una doccia !”

“Io nasco in montagna, tra i fiori saltello,
poi scorro tra i prati: mi chiaman ruscello.
Crescendo rinfresco le piante e la gente,
rimbalzo tra i sassi: mi chiaman torrente.

Disceso in pianura, pian piano rallento,
mi allungo, mi allargo, un fiume divento.
Adesso nessuno mi può più fermare
e scivolo verso l’abbraccio del mare.”

 

Leggi la poesia di Roberto Piumini