Mancava meno di una settimana al compleanno di papà
.Quest'anno volevo fargli un regalo fatto da me, insomma originale .Qualche
tempo prima ero andata a giocare a casa di una mia amica e, sfogliando
un giornalino, vidi un simpatico anatroccolo di lana giallo, girai pagina
e vidi la spiegazione, decisi di costruirlo e chiesi alla mia amica di
prestarmelo. Così un pomeriggio, in segreto, mi misi a costruirlo.
Ad un tratto si spalancò la porta e sulla soglia c’era mio fratello Leonardo.
Pregai Leonardo di non dirlo a papà, ma quella sera stessa a tavola gli
rivelò il mio segreto, e io ero talmente in collera che corsi in camera
mia e quella sera non parlai con nessuno. (Beatrice)
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Un pomeriggio a casa mia era ospite Lisa, un'amica di mio fratello. Io stavo
per finire i compiti mi mancava solo studiare. Ero sola in cucina con i
libri davanti a me, quando arrivarono mio fratello e la sua amica Lisa.
Mia mamma mi disse che dovevano andare da un'altra parte a studiare.
- Ma io voglio stare qua a studiare!- ribattei.
- Vai da un'altra parte!- si arrabbiò la mia mamma.
Allora io, infuriata, presi il libro e andai in camera dei miei genitori
a piangere e, entrando, sbattei la porta per la rabbia che provavo.
Vennero mio papà e mia mamma a sgridarmi:
- Non si sbattono le porte Giorgia! Lasciali giocare in pace!- mi dissero
- E' ingiusto! Loro stanno dove vogliono e io no! Uffa!-
Poiché avevo alzato la voce con loro, partirono due schiaffi sul mio sedere.
Io mi misi a piangere, sola in quella stanza, poi riflettei ma non giunsi
a una conclusione. Chissà chi ha veramente ragione!
(Giorgia) |