Scuola Toniolo
La storia del signor Augusto Costantini
(testi e disegni dei ragazzi delle classi V A e V B)


Una ragazza di nome Milda

 

Milda era la figlia del proprietario della fabbrica dove lavoravano i prigionieri.

Il primo giorno tutti gli italiani si presentarono alla fabbrica. L’impiegata che scriveva i cartellini dei prigionieri era la figlia del proprietario della fabbrica e si chiamava Milda. Cominciò a chiedere i dati anagrafici in  tedesco a un alpino che non sapeva né leggere né scrivere. Naturalmente l’alpino non capiva nulla. La ragazza perse la pazienza e se ne andò gridando. Augusto si sedette alla macchina da scrivere e chiese i dati all’alpino.

 

Cominciò a scrivere i cartellini dei soldati e anche il proprio, quando la ragazza tornò.La ragazza, vedendolo alla macchina da scrivere gli diede un ceffone, che lui scansò, ma poi, accorgendosi che il lavoro era già fatto, Milda si addolcì e iniziò un’amicizia tra loro. A gesti, gli disse il suo nome, quanti anni aveva e che il suo fidanzato si era arruolato come Augusto nell’aeronautica ma era morto un Russia.    

 

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