Scuola Toniolo
La storia del signor Augusto Costantini
(testi e disegni dei ragazzi delle classi V A e V B)


La cartina rappresenta i campi di internamento e di deportazione in Europa centrale.

I luoghi di deportazione di cui parla il signor Costantini si trovano nella zona cerchiata, a nord-ovest della Germania.

 

Lo stammlagerXA

 

Dopo aver viaggiato in treno in condizioni disumane per diversi giorni, i soldati arrivarono in un luogo dove il treno si fermava senza una stazione, cioè le rotaie si arrestavano su un muretto di legno. Le guardie li fecero scendere e così capirono che si trovavano a Bremervorde, una città vicina ad Amburgo e vennero condotti al lager più grande, fatto apposta per i prigionieri di guerra: lo STAMMLAGER XA. Era un lager enorme, diviso in quattro parti; era circondato da un recinto di rete e filo spinato, ai quattro lati s’innalzavano le torrette con i cecchini: era impossibile fuggire. Tra il filo spinato e i recinti dei quattro lati c’era uno stretto sentiero, dove le SS di notte facevano la ronda.

 

A nord ovest c’erano gli Italiani, a sud ovest i Belgi, a nord est i Francesi e a sud est i Russi. Per ogni sezione c’erano 10 baracche, la casa delle SS che li sorvegliavano e una fossa biologica, cioè una buca profonda e coperta da travi che serviva da latrina. Il campo riservato agli Italiani aveva 10 baracche, ognuna delle quali poteva contenere 60 persone, ma loro erano costretti a stare in 120, 135. C’erano dei letti a castello e si dormiva in due per ogni piano. Il signor Costantini era nella baracca N°1. 

Questa è la pianta dello stammlager XA

 

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