LO SPETTACOLO DEI RAGAZZI

DELLA MONGOLIA

Il cinque febbraio, nella palestra della nostra scuola, abbiamo assistito allo spettacolo di un gruppo circense. di ragazzi della Mongolia. Hanno cantato, ballato e fatto esercizi di contorsione. Erano in sette: tre che suonavano, tre che ballavano e uno che cantava. Il ragazzo più grande di quindici anni si chiamava ZAGDAA e suonava uno strumento chiamato MORIN HUUR simile ad una grande chitarra con un archetto fatto di crini di cavallo. L'altro maschio si chiama TOVSCIN, ha tredici anni, sa danzare, suonare e cantare con una voce molto potente. OLZII ha dieci anni e suona lo IOCIN che assomiglia ad uno xilofono.
NOMIN ha undici anni e suona una specie di chitarra detta SCIANZ. DOLGOON ha undici anni e fa la contorsionista, ha cominciato ad ellenarsi a quattro anni. ORHON ha undici anni e fa la ballerina. La prima canzone è stata danzata e suonata, da due femmine e un maschio. Danzavano con un nastro azzurro in mano , questa danza era "La danza del benvenuto". Una bambina era vestita di seta rosa con una fascia arancione lungo la vita.
Un altro bambino aveva il vestito arancione con delle decorazioni verdi e con la fascia verde, la terza bambina indossava un camice bianco con sopra un gilè lungo fino alle ginocchia, rosso con il bordo dorato. Ai piedi portavano degli stivaletti bianchi decorati con un simbolo rosso della longevità.La seconda danza era quella della felicità: c'era una ragazziona che danzava saltellando sulle gambe e muoveva le braccia in modo mistico. Poi ha cantato un ragazzino la "Canzone lunga" che è la canzone che cantavano i cavalieri per tenersi compagnia quando dovevano fare lunghi viaggi a cavallo.

La voce del ragazzo era bellissima, perchè negli anni ha fatto tanti esercizi per sviluppare i polmoni, così è diventato un bravo cantante. L'ultima danza era quella della montagna. era suonata e danzata, i due ragazzi intonavano il verso del cuculo, dell'orso e dell'usignolo.Si è esibita anche la contorsionista, facendo delle acrobazie su di un cavalletto: prima si è piegata all'indietro, poi si è tenuta in equilibrio con i denti su di un boccaglio.