Articolo apparso sul Messaggero Veneto del 13 gennaio 2004
Tesini riceve Comitato contro legge Moratti
Tremila cartoline contro la riforma della scuola del ministro
Moratti, che intende cancellare il tempo pieno alle elementari, sono state consegnate
al presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Alessandro
Tesini, destinataria la VII Commissione della Camera dei Deputati.
A raccoglierle, un comitato sorto spontaneamente nei comuni di Aquileia, Terzo e Fiumicello, sostenuto dalle rispettive Amministrazioni, presenti con i sindaci Sergio Comelli, FulvioTomasin e l'assessore Rosanna Fasola.
Ciò che chiedono i promotori
dell'iniziativa, che trova ampio consenso a livello nazionale anche da parte
di personale docente e non docente, è che ci sia un tempo scuola uguale
per tutta la classe con 40 ore settimanali, e che anche lo spazio dedicato alla
mensa e alla ricreazione sia considerato un momento
educativo e quindi parte integrante dell'orario a gestione dei docenti. Tra
le altre richieste vi è poi la pari dignità degli insegnanti,
gruppi stabili per le classi, due insegnanti per classi contitolari e corresponsabili,
compresenza dei docenti e garanzia del finanziamento pubblico.
Il presidente Tesini ha condiviso
l'atteggiamento delle Amministrazioni, che si sono fatte carico delle istanze
delle rispettive comunità dimostrando di comprenderne le esigenze e quello
delle autorità scolastiche, del personale, dei genitori, che si sono
posti in modo propositivo rispetto ai cambiamenti di
una scuola che deve corrispondere sempre più e sempre meglio alle esigenze
della società.
Da più parti - ha aggiunto
Tesini - c'è la volontà di correggere una riforma che, a detta
dei più, crea più problemi che risolverne. Quelli posti dal comitato
sono in parte simili a quelli avanzati allo stesso Tesini poco tempo fa dalla
scuola bilingue di San Pietro al Natisone, ed è naturale che iniziative
e istanze come queste trovino uno sbocco in Consiglio regionale, luogo aperto
all'ascolto dei problemi della società.
Da troppi anni si parla di aggiornamento del mondo della scuola, ma mentre in altri Paesi ciò avviene, nel nostro si continua a discutere senza concreti e significativi passi avanti. Nella scuola bisogna investire di più - ha concluso Tesini - ma soprattutto investire e spendere meglio. E' questo il principale messaggio che va trasmesso al Parlamento assieme alle firme dei genitori.