Una volpe era caduta in
un pozzo e non poteva più uscirne. Un caprone
assetato viene allo stesso pozzo guarda dentro e la
vede: - E' buona quest'acqua? Era la fortuna inattesa.
- Se è buona! Scendi giù, amico mio! Scendi:
è una delizia!
E quello stordito si caccia giù e beve sino a
saziarsene. Quando ebbe bevuto, si guardò intorno.
- E ora come si fa a risalire?
- Già, è un affaraccio; ma c'è
un modo di salvare te e me. Guarda: tu appoggi i piedi
davanti, così, in alto, contro il muro, e rizzi
le corna; io m'arrampico e poi ti tiro su. Va bene?
- Facciamo pure così rispose quel bonaccione;
e così fece.
La volpe, saltando lesta lungo le gambe, le spalle e
le corna del suo compagno, si trovò subito al
collo del pozzo; e già se ne andava.
- Ohé, - gridò il malcapitato - te ne
vai? E così mi tradisci?
La volpe si rivoltò verso di lui : - Se tu avessi
tanti ragionamenti nella testa quanti hai peli sotto
il mento non saresti sceso giù, prima d'aver
pensato al modo di risalire.
(da: Jean de La Fontaine )
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