Le due cagne

 

Celano insidie le moine di una persona cattiva: ad evitarle ci esortano i versi seguenti. Una cagna sul punto di sgravarsi chiedeva a un’altra il permesso di deporre la cucciolata nel suo tugurio; lo ottenne di buon grado: poi, rivolendo quella la cuccia, la supplicò e ottenne una breve dilazione finchè potesse guidare i cagnolini più saldi sulle zampe. Trascorso anche questo tempo, la compagna cominciò a chiedere con più insistenza il suo giaciglio. "Se riuscirai a tener testa a me e alla mia banda, me ne andrò via".

Fedro, I, 19.