C'erano una volta un re ed una regina che dopo innumerevoli
anni di attesa erano finalmente riusciti ad avere un
erede, una bambina a cui imposero il nome di Aurora.
Il giorno del suo Battesimo invitarono tutti i sovrani
delle terre confinanti e tutte le fate dei regni, eccetto
la Fata della Montagna, così anziana che nessuno
si ricordava più della sua presenza. Le fate
iniziarono a dare i doni magici ad Aurora: la bellezza,
la grazia, la gentilezza, l'intelligenza, la simpatia,
l'abilità a fare tutto. Era quasi il turno della
settima, che avrebbe dovuto pronunciarsi sull'amore,
quando arrivò la Fata della Montagna. "Non
mi avete invitato, ma voglio anch'io fare un dono alla
principessa: sarà la più bella principessa
fino all'età di sedici anni, quando si pungerà
con un fuso e morirà". Detto questo, la
fata sparì in una nuvola nera. La settima fata
disse: "Non posso annullare il suo incantesimo
ma posso fare così: se si pungerà cadrà
in un sonno di cento anni, da cui sarà svegliata
dal bacio del vero amore". Il re padre di Aurora
fece distruggere tutti i fusi.
Passarono sedici anni: Aurora era nel castello di campagna
ed iniziò ad esplorare le stanze. In una stanza
viveva una vecchina sorda che non aveva mai sentito
del divieto di filare con l'arcolaio. Aurora fu stupita
dal fuso che non aveva mai visto prima, e volle provare
ad usarlo: ma si ferì e cadde a terra come morta.
Giunse la settima fata, che avvolse tutti gli abitanti
del castello, eccetto i genitori di Aurora, in un incantesimo
che li fece cadere in un sonno profondo. Poi avvolse
tutto il castello in un impenetrabile foresta di rovi.
Passarono cento anni ed un giorno passò lì
vicino il principe di un paese confinante. Rimase incuriosito
dai rovi e dal castello che spuntava e chiese ad un
eremita se sapeva qualcosa: "Mio nonno mi disse
che lì dormiva una principessa di rara bellezza:
tanti principi hanno provato a raggiungerla ma non ci
sono riusciti!"
Il principe volle tentare, ed iniziò ad addentrarsi
nella foresta: i rovi si aprivano al suo passaggio e
lo lasciavano passare: giunse nel castello ed iniziò
ad esplorarlo: nella camera da letto trovò la
principessa addormentata, ed era così bella che
non poté fare a meno di baciarla. Aurora si ridestò
e ringraziò il suo salvatore. I due giovani si
sposarono e vissero felici e contenti.
Charles Perrault
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