Un tale che possedeva un
cagnolino maltese e un asino, continuava a far moine
al cane e, se per caso andava fuori a pranzo, portava
a casa qualche bocconcino per gettarglielo, quando la
bestiola gli veniva incontro scodinzolando. Allora lasino,
geloso, corse incontro al padrone e, a forza di saltellare,
gli lasciò andare un calcio. Adirato, il padrone
ordinò di allontanarlo a randellate e di legarlo
alla greppia. La favola mostra che non tutti sono nati
per le stesse cose.
Esopo, CCLXXV.
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