C'era una volta un ricco mercante che era rimasto vedovo
con la sua figlioletta. Desideroso di dare alla figlia
una mamma, si risposò con una ricca vedova con
due figlie che viveva nelle vicinanze. Poco dopo il
matrimonio si ammalò gravemente e morì
poco dopo. Allora la sua vedova svelò il suo
vero aspetto: mise la figliastra a fare i lavori più
umili e favorì tantissimo le sue due figlie.
Passarono alcuni anni: la figliastra era stata soprannominata
da tutti Cenerentola, perché era sempre sporca
e in cucina. Il re decise di dare un ballo per trovare
una moglie adatta a suo figlio, il principe ereditario,
che non riusciva ad innamorarsi di nessuna ragazza.
Le due sorellastre di Cenerentola volevano a tutti i
costi partecipare al ballo; a Cenerentola sarebbe piaciuto,
ma non aveva niente da mettersi. Mentre era pensierosa
in cucina, di colpo le apparve una fata: "Sono
la tua madrina", disse, "è tanto che
ti osservo e ti vedo crescere buona e paziente. Ho deciso
di ricompensarti: ti darò un abito splendido
e ti farò partecipare al ballo!" La fata
prese sei topolini a cui Cenerentola dava da mangiare
e li trasformò in sei cavalli splendidi; prese
il gatto di casa e lo trasformò nel cocchiere,
e il cane in scudiero. Poi trasformò gli abiti
stracciati di Cenerentola in uno splendido vestito.
A quel punto le disse: "Ricordati che devi ritornare
entro mezzanotte!"
Cenerentola andò al ballo ed attirò su
di sé l'attenzione del principe, che ballò
con lei tutta la sera. Tenne d'occhio l'orologio e verso
mezzanotte riuscì ad eclissarsi. Tornò
a casa in tempo per vedere tutto svanire intorno a sé.
La sera dopo c'era un altro ballo: di nuovo Cenerentola
rimase sola, di nuovo arrivò la madrina e le
ridiede di nuovo vestiti splendidi, cavalli, carrozza
e servitù. Cenerentola riandò al ballo,
attirò l'attenzione del principe e riballò
con lui. Era tutto così bello che si dimenticò
di controllare l'ora, e quando si accorse che era troppo
tardi, stava già suonando la mezzanotte. Cenerentola
fuggì lungo la scalinata e perse una scarpetta
di cristallo, mentre il principe le correva inutilmente
dietro. Il giovane riuscì a recuperare la scarpetta.
Il giorno dopo disse che avrebbe sposato solo la ragazza
in grado di indossare quella scarpetta. Subito i servitori
iniziarono a visitare tutte le case del regno, facendo
provare la scarpetta a tutte le ragazze in età
da marito, senza nessun risultato. Arrivarono infine
a casa di Cenerentola, e le due sorellastre vollero
provare anche loro la scarpetta. Ma senza risultato.
Il banditore chiese: "C'è forse qualche
altra ragazza in casa?" "Sì, la nostra
serva". "Anche lei deve provarla, è
un ordine del re e di suo figlio!"
La scarpetta calzò a pennello a Cenerentola,
che poté andare a corte e sposare il suo principe.
Nella sua bontà perdonò le sorelle, che
si trasferirono con lei a corte, dove vissero tutti
felici e contenti.
Charles Perrault
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