C'era una volta una regina in attesa di un bambino che
in una giornata invernale stava filando davanti alla
finestra. Il davanzale era di legno d'ebano nero, e
si stava ammucchiando già della neve. Ad un tratto
si punse un dito ed alcune gocce di sangue caddero sulla
neve. La regina pensò: "Come mi piacerebbe
avere una bambina dai capelli neri come l'ebano, dalle
labbra rosse come il sangue e dalla pelle bianca come
la neve!" Poco dopo, diede alla luce ad una bambina
come voleva a cui fu dato il nome di Biancaneve. Ma
dopo poco si ammalò gravemente e morì.
Per qualche anno il re suo marito fu inconsolabile:
poi un giorno incontrò una bellissima dama a
caccia, ricca e nobile e decise di sposarla per dare
una mamma a Biancaneve. Ma ignorava che era in realtà
una strega, esperta in pozioni magiche, con uno specchio
magico a cui ogni giorno chiedeva: "Specchio, specchio
delle mie brame, chi è la più bella del
reame!" per il gusto di farsi rispondere "La
più bella mia regina sei tu"
Non mancò poco che la malvagia regina prese il
regno per sé, imprigionando il marito e mettendo
Biancaneve a fare i lavori più umili. Ma la principessina
cresceva e diventava sempre più bella. Un giorno
la regina chiese di nuovo allo specchio chi fosse la
più bella del reame e lo specchio le rispose:"Tu
mia regina sei sempre bellissima, ma Biancaneve è
più bella di te!"
La regina non poteva tollerare una rivale: e così
convocò un guardiacaccia suo fido e gli disse:
"Porterai la principessa nella foresta, e la la
ucciderai. Mi porterai poi il suo cuore come segno del
delitto".
Il guardiacaccia portò Biancaneve nella foresta
ma al momento giusto non ebbe il coraggio di ucciderla.
Le intimò di scappare nella foresta, e sulla
strada del ritorno uccise un cerbiatto per portare il
cuore alla regina.
Biancaneve corse a perdifiato nella foresta, fin quando
non arrivò in una radura, dove sorgeva una minuscola
e graziosa casetta: entrò e capì che ci
viveva qualcuno, e pensò che abitassero sette
bambini senza mamma. C'erano infatti sette ciotole,
ed assaggiò da ognuna delle sette ciotole, poi
provò sette diversi lettini, finché non
si addormentò sull'ultimo.
Gli abitanti della casa erano sette nanetti che lavoravano
nella miniera vicina. Rientrando trovarono Biancaneve
e decisero di ospitarla, raccomandandole di essere estremamente
prudente per via della regina cattiva. Per Biancaneve
iniziò un periodo sereno, con nuovi amici ed
a contatto con la natura.Ma un brutto giorno la regina
cattiva chiese di nuovo allo specchio chi era la più
bella del reame. E lo specchio magico le rispose : "Al
di là dei sette monti, al di là delle
sette valli c'è la casa dei sette nani, in cui
vive Biancaneve che è ancora più bella
di te".
La regina decise di uccidere Biancaneve: si travestì
da vecchia mercante e portò con sé un
cesto di bellissimi nastri. Giunta alla casa dei sette
nani, impietosì Biancaneve e riuscì a
convincerla a comprare un bellissimo nastro per la vita.
La strega chiese di poterla aiutare a mettere il nastro,
e strinse così forte da lasciare Biancaneve come
morta a terra. A sera giunsero i nani, che riuscirono
a riportare in vita Biancaneve. La sgridarono e lei
promise che sarebbe stata più attenta. Ma la
regina scoprì grazie allo specchio che era ancora
viva.
Si travestì da venditrice ambulante di pettini
e spazzole e ribussò alla porta della casetta.
Convinse Biancaneve a comprare un pettine che aveva
intriso nel veleno. Con una scusa volle pettinarla e
le piantò il pettine in testa. Biancaneve giacque
a terra esanime. I nani tornarono alla sera, e riuscirono
però ancora a salvarla togliendole il pettine
dai capelli. Ma la regina riscoprì tutto e questa
volta prese una mela, una mela bellissima e la immerse
in un veleno magico. Poi si travestì da mendicante,
ed andò alla volta dellla casa dei nani. Biancaneve
stava preparando una torta e impietosita le offrì
una fetta. In cambio la strega travestita le diede la
mela e Biancaneve diede un morso.
Subito cadde a terra morta. La strega fuggì felice:
l'unico antidoto era il primo bacio d'amore, ma credeva
che credendola morta i nani l'avrebbero sepolta. Ma
i nani, disperati non vollero separarsi da Biancaneve
e la misero in una bara di cristallo nella foresta,
dove vegliarla in continuazione.
Un giorno il figlio di un re vicino, sempre solo e triste
passò di lì. Biancaneve era così
bella che chiese di poterla vedere da vicino e volle
baciarla. Subito lei si risvegliò: i nani festeggiarono
il suo ritorno. La regina cattiva morì di rabbia
scoprendo tutto. Biancaneve sposò il principe,
non dimenticò i suoi amici nani e vissero tutti
felici e contenti.
Fratelli Grimm
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