Sopra verdeggiante collina, in una posizione
ridente, incantevole, s'adagia il grosso borgo di Oleggio,
dominante un'estesa pianura, che degrada in dolci terrazzi
fino alle sponde sonanti del Ticino, ricca di fertili prati
e di campi ben lavorati, popolata di numerosi cascinali,
raccolti in gruppi e sparsi qua e là isolatamente,
veri asili di pace, ove, fra l'alternarsi delle quotidiane
fatiche, la vita dei tranquilli e intelligenti agricoltori
quasi tutti piccoli e grandi proprietari si
svolge semplice, sana, operosa, attaccata ancora alle patriarcali
tradizioni e consuetudini civili e religiose.
da "Oleggio Memorie" del
1924
|