LA FILANDA (Beguine)

È la storia di un’operaia che si innamora del figlio del padrone. Da lui viene sedotta ed abbandonata. Nel testo si evidenziano le differenze sociali . Il padrone non accetterebbe mai la donna per nuora.
Ciò che succede nella filanda è lo specchio della società: c’è chi comanda e chi subisce.
“Però, se l’amore si fa in due, di queste colpe sue ne ho anch’io la metà.”
La ragazza alla fine, pur scontenta della situazione, riconosce a metà la sua colpa. 

 

Cos’è, cos’è
Che fa andare la filanda?
E’ chiara la faccenda,
son quelle come me.
E c’è e c’è
Che ci lascio sul telaio
Le lacrime del guaio 
Dia aver amato te.

Perché perché
Eri figlio del padrone
Facevi tantazione
E venni insieme a te.
Così, cos’
Tra un sospiro ed uno sbadiglio
Son qui che aspetto un figlio
E a chiedermi perché.

Tu non vivevi senza me
Ahi, l’amore, ahi l’amore
Prima sapevi il perché
Ahi l’amore che cos’è!

Cos’è cos’è
Questa vita fatta a esse
Tu giri col calesse 
Ed io non ce l’ho
Cos’è cos’è
Questo padre chje comanda
Mi vuole alla filanda
Ma non insieme a te.

Cos’è cos’è
Questa grande differenza,
se non facevi senza
di questi occhi miei.
Perché, perché
Nella mente del padrone
Ha il cuore di cotone
La gente come me?

Tu non vivevi senza me….

Ormai lo so,
tutto il mnondo è una filanda,
c’è sempre chi comanda
e chi ubbidirà.
Però, però
Se l’amore si fa in due
Di queste colpe sue
Ne ho anch’io la metà.

Tu non vivevi senza me…
Ascolta audio


(formato midi)


link alle statistiche sito shinystat