Fernanda Contri                      UN DECALOGO ANTIRAZZISTA

Questo testo è stato presentato dal Ministro degli Affari Sociali Fernanda Contri in occasione della "Giornata Mondiale contro il razzismo" il 21 marzo 1994: si tratta di un invito alla riflessione sui temi della differenza e della società multietnica, nella convinzione che solo con un atteggiamento aperto e flessibile si potrà costruire una società che garantisca a tutti la libertà di espressione ed evitare conflitti senza via di uscita.

1. Creatività culturale e sviluppo della civiltà sono prodotti dell'incontro tra i popoli, non della separazione delle genti. La chiusura nei confronti dell'altro è all'origine del decadere delle civiltà.



2. La diversità non è mai assoluta, è relativa. Siamo tutti diversi rispetto a qualche cosa.


3. Ogni diverso è anche un simile. Molte più cose ci accomunano agli altri di quante non ce ne dividono: sul piano biologico, così come su quello psicologico, dei sentimenti e della ragione.


4. Non bisogna aver paura di trovarsi simili nelle diversità.


5. Non tutto ciò che è diverso è di per se stesso buono, né tutto ciò che è diverso è di per se stesso cattivo.


6. La diversità può anche essere una straordinaria ricchezza. Valorizzarne gli aspetti positivi non è un dovere soltanto delle istituzioni, ma per ciascuno di noi.


7. La tolleranza è importante, ma non basta. Per costruire una società più giusta occorre simpatia e partecipazione.


8. La difesa dei diritti degli altri assicura i diritti di tutti.


9. Razzismo e xenofobia sono espressione di paura e di ignoranza. Il rifiuto dell'altro è un modo per mascherare la propria debolezza e la propria invidia.


10. Il pluralismo è una sfida da vincere per chi non vuole un'esistenza povera: la gioia si costruisce nell'incontro, la felicità ha il volto della novità e della sorpresa.