La teoria dei bisogni di Maslow

realizzazione 
di se stessi

prestigio - rispetto - riconoscimento

appartenenza - amore - accettazione

protezione - certezza - tranquillità

salute - riposo - fame - sete

 

Abraham Maslow è uno psicologo americano che ha analizzato i bisogni dell'uomo, sostenendo che non hanno tutti la stessa importanza.

Maslow sostiene che i bisogni possono essere suddivisi in 5 livelli:

  1. nel primo vi sono i bisogni fisiologici e sono quelli più importanti. Se infatti questi non sono soddisfatti i successivi non si manifestano neanche.
  2. nel secondo livello vi è la sicurezza, la fiducia cioè di poter andare avanti
  3. nel terzo gradino troviamo i bisogni sociali, legati al sentirsi parte di un gruppo, di essere amato e di amare, di cooperare con altri
  4. nel quarto vi sono i bisogni legati all'Io esteriore, alla percezione cioè che di noi hanno gli altri. Bisogno di essere rispettato, apprezzato e approvato, di sentirsi competente e produttivo
  5. nel quinto e ultimo livello vi è la realizzazione dell'Io interiore, la realizzazione compiuta di se stessi e delle proprie aspettative.

L'uomo, secondo Maslow, dovrà percorrere via via tutti i livelli, dal più basso al più alto senza fare salti. Può succedere che per i rovesci della vita o per situazioni di malesseri interiori si torni indietro e in questo caso risulta più difficile risalire.

Il bisogno immediatamente successivo è quello che ci dà lo slancio e la forza per andare avanti. La motivazione è essenziale: l'uomo senza la spinta motivazionale rimane immobile nel cammino per la realizzazione di sé.

Qualche tempo un istituto di ricerca ha analizzato "la felicità" dei giovani nel mondo. Lo scopo esplicitato della ricerca (che ha una serie di errori procedurali, a mio modo di vedere) era quello di individuare la felicità come rapporto soddisfacente del giovane con se stesso e nel gruppo e come soddisfazione nei propri bisogni. Da questa ricerca è emerso, con grande sconcerto dei sociologi, che  i giovani dell'Africa subsahariana risultano più "felici" di quelli europei, che distanziano di gran lunga quelli nordamericani. Come può essere? Maslow ci dà una chiave di lettura: se i bisogni sono primari solo un po' di maggior certezza di tranquillità e sicurezza nel futuro danno una grande spinta e costituiscono una grande carica motivazionale.

Le implicazioni didattiche sono facilmente comprensibili. Per arrivare agli ultimi due gradini è necessario aver soddisfatti i primi tre. Alcuni ragazzi nelle nostre classi, pochi per fortuna, si trovano ad avere problemi di sopravvivenza; altri, più numerosi, vivono una situazione familiare di instabilità e insicurezza. Con questi allievi è difficile avviare un rapporto educativo e illusorie rischiano di essere le nostre mete didattiche: non costituiscono una motivazione, hanno altre mete più importanti da raggiungere.

Anche il terzo livello è ostico per alcuni bambini/ragazzi. L'accettazione nel gruppo è fondamentale (soprattutto in adolescenza) per determinare la sicurezza interiore: l'allontanamento, l'ostracismo provoca paura, insicurezza e solitudine. La notiamo a volte questa situazione, soprattutto con gli alunni stranieri o rom che vivono in un'assordante solitudine la vita scolastica.

pasquale cananzi