futuro semplice, ovvero lentius, profundius, soavius... Voi sapete il motto che il
barone De Coubertain ha riattivato per le moderne Olimpiadi,
prendendolo dall'antichità: il motto del citius, più
veloce, altius, più alto, fortius, più forte, più
possente. Citius altius e fortius era un motto giocoso di per sè,
era un motto appunto per le Olimpiadi che erano certo competitive,
ma erano in qualche modo un gioco. Oggi queste tre parole
potrebbero essere assunte bene come quinta essenza della nostra
civiltà e della competizione della nostra civiltà:
sforzatevi di essere più veloci, di arrivare più in
alto e di essere più forti. Questo è un po' il
messaggio cardine che oggi ci viene dato. Io vi propongo il
contrario, io vi propongo il lentius, profundius e soavius, cioè
di capovolgere ognuno di questi termini, più lenti invece
che più veloci, più in profondità, invece che
più in alto e più dolcemente o più soavemente
invece che più forte, con più energia, con più
muscoli, insomma più roboanti. Con questo motto non si
vince nessuna battaglia frontale, però forse si ha il fiato
più lungo.
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