Aldo Capitini - da "Il potere di tutti"
A noi pare che ci siano due posizioni sbagliate:
a) quella di coloro che dicono di volere la pace, ma lasciano effettivamente la società attuale come è, con i privilegi, i pregiudizi, lo sfruttamento, l'intolleranza, il potere in mano a gruppi di pochi;
b) quella di coloro che vogliono trasformare la società usando la violenza di minoranze dittatoriali e anche la guerra, che può diventare atomica e distruttiva per tutti.
Per noi il rifiuto della guerra e della sua preparazione militare, industriale, psicologica, è una componente fondamentale del lavoro per la trasformazione generale della società. Perciò lavoriamo in queste due direzioni:
1) spingere a costituire dappertutto forme di controllo dal basso,
2) orientare e alimentare questo controllo con idee e iniziative contrarie al capitalismo, al colonialismo, all'imperialismo.