QUIZ
DI CHI SI PARLA?
Non vi è popolo più sudicio di quello. Sono di indole perfida e meschina.
Non si curano di pulirsi o lavarsi più di una o due volte l'anno, e con
acqua fredda, né hanno l'abitudine di lavare i loro indumenti di tanto in
tanto, indossandoli invece fino a quando non si lacerano. Si radono la barba
e, dopo essersi rasati, dai loro visi non spuntano che piccoli peli ispidi e
ripugnanti...
Gli altri popoli di questo gruppo, che non hanno coltivato le scienze, sono
più simili a bestie che a uomini. Per quanto riguarda quelli che vivono
nell'estremo settentrionale, tra l'ultimo dei sette climi e i limiti del
mondo abitato, l'eccessiva distanza del sole dallo zenit rende l'aria fredda
e il cielo denso di nubi, sicché essi hanno animo sensibile, indole rozza,
ventre pingue, colorito pallido, chioma lunga e snervata. Non possiedono
quindi né acume né lucido intelletto e sono preda dell'ignoranza,
dell'apatia, della mancanza di discernimento e della stupidità. A costoro
manca il temperamento appassionato; sono di corporatura grossa, indole
rozza, maniere rudi, intendimento corto e lingua grossolana. Il loro
colorito è bianco a tal punto da farli sembrare azzurri; la pelle è delicata
e le carni rozzamente disegnate... Quanto più a nord si trovano, tanto più
stupidi, rozzi ed incivili diventano.
Ibrabim Ibn Yá' QuB, membro di
un'ambasceria araba che compie un viaggio in Europa (950 circa),
descrive
gli Europei.
(da Lewis B., Europa barbara e infedele, Mondadori, Milano 1983).
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