« Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione,
chi tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore,
di umanità, di verità »
 (Smisurata preghiera)


Anche noi vogliamo ricordare Fabrizio De André con una strofa della sua ultima canzone registrata in studio

"Smisurata Preghiera" può essere considerata quasi il "testamento spirituale" dell'intera opera di Fabrizio De André, il suo messaggio "definitivo". È un atto d'amore per le minoranze, «per chi viaggia in direzione ostinata e contraria col suo marchio speciale di speciale disperazione» contro una maggioranza incline a coltivare le sue meschinità. In questa canzone, di riuscitissima forza poetica, c'è tutto De André: quello che insegue la libertà «tra i vomiti dei respinti» con accenti che ricordano il Leopardi de "La Ginestra".

C'è il De André che si rivolge al divino per invocare, con profonda umanità, la salvezza degli emarginati che «dopo tanto sbandare è appena giusto che Fortuna li aiuti come una svista, come un'anomalia, come una distrazione, come un dovere».