UN NATALE TANTI OCCHI |
Il tunisino Salah Methnani nel suo
libro autobiografico "Immigrato" propone una Milano
sconosciuta ai milanesi, un mondo sommerso popolato da chi deve fare i
conti ogni giorno con una esistenza incerta e precaria.
"C'è uno stano clima a Milano: caldo e freddo insieme. E non mi piace Milano. Natale è ormai alle porte, e il senso della festa, sarà sciocco ma è vero, sottolinea la tua solitudine, il non sapere dove andare. E' buffo: quando, in Tunisia, immaginavo l'Occidente, lo vedevo proprio così: vetrine scintillanti di negozi, moquette rossa per le strade più chic, e un brusio fitto ma in sordina di passanti, intenti a comprare oggetti di buon gusto. Solo che, in questa fantasia, io e molti miei amici partecipavamo al gioco, e mentre gli altri si precipitavano ad acquistare l'ultimo modello di Levi's, io facevo grandi scorpacciate di prime visioni cinematografiche. Forse, chissà, avevo anche un amico italiano esperto di cinema con cui chiacchierare fino a notte, imparando da lui, apprendendo di cineasti e attori sconosciuti ai più.... |
Vittorio Zucconi - da "La repubblica" (…) Un augurio di Buon Natale non vuol dire che il mio Dio è più grosso del tuo, come disse uno stupido generale americano,
Boykin, fortunatamente rimosso subito dopo dall'incarico, né che io sono migliore di te, soltanto perché accendo le lucine con il timer quando viene la sera. Non significa che tutti devono credere, né che un cristiano su un carro armato con un cannone da 150 millimetri davanti sia un esemplare portatore del messaggio rivoluzionario di Betlemme. Diceva un noto Signore, che tutto ciò che viene fatto contro il più piccolo dei fratelli, è fatto contro Dio. Davvero il Cristianesimo è una grande religione. Una volta o l'altra, noi cristiani dovremmo provare a praticarlo. |