Le linee guida per l'accoglienza e
l'integrazione degli alunni stranieri
Il Ministero dell'Istruzione finalmente si accorge che le nostre classi
sono sempre più colorate e multietniche e ha pubblicato "Le linee guida
per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri".
Ventiquattro pagine dense e significative (il link per scaricare il file
in word lo trovate in fondo alla pagina) che riempiono un vuoto durato troppo tempo e che confermano linee
interculturali presenti in molte precedenti leggi, decreti e direttive e
chiariscono alcuni dubbi che la normativa lasciava in sospeso.
In sintesi qualche indicazione:
- Hanno diritto a essere iscritti a scuola tutti i minori, anche se
irregolari.
- La vaccinazione non può essere considerato motivo di esclusione.
- L'incontro con i genitori (con l'ausilio dei mediatori culturali) è
determinante per un buon avvio del successo formativo.
- L'inserimento deve avvenire nelle classi dei coetanei e mai in
classi separate o speciali.
- Un allievo può iscriversi alle superiori anche se non ha un percorso
regolare di studio nel paese di origine purché frequenti
contemporaneamente un corso (in collegamento con i CTP?) per superare
l'esame di licenza media.
- Tutti gli insegnanti (e non solo quelli di lingua) sono tenuti a far
apprendere la lingua della comunicazione e quella specifica della
disciplina.
- La valutazione deve tener conto della programmazione
individualizzata.
Questa Direttiva copre finalmente un silenzio assordante durato troppi
anni. Ciò ci rassicura, anche se rimangono intatte tutte le critiche
relative ad un'organizzazione scolastica priva di risorse (l'integrazione
abbisogna anche di finanziamenti), e con classi affollatissime (l'integrazione-di
tutti- ha bisogno
di relazione e di ascolto e nelle classi di 28 alunni spesso mancano il
tempo e le opportunità).
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