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La tolleranza nel tempo e nello spazio

Questa nuova pagina vuole dare degli spunti di riflessione sul rispetto dell'altro.

La storia ci racconta di guerre e oppressioni, ma vi è stato anche chi, laico o religioso, in ogni tempo e in ogni latitudine, ha parlato di pace e tolleranza. Queste parole spesso sono "volate nel vento": cerchiamo di raccogliere al volo, ricordarle e viverle.

IBN ARABI
C'è stato un tempo in cui io rifiutavo il mio prossimo se la sua religione non era la mia.
Ora il mio cuore è diventato ricettacolo di tutte le forme religiose: professo la religione dell'amore e vado là dove esso mi conduce, perché l'amore è il mio credo e la mia fede.

Ibn `Arabi (1165-1240), mistico e filosofo, insignito dei titoli onorifici di al-Shaikh al-akbar ("Il più grande maestro ") e di Muhyi al-Din ("Colui che fa rivivere la religione "), nacque in Murcia nella regione andalusiana del sud della Spagna e fu istruito a Siviglia.

 

MOHANDAS GANDHI
Acquistiamo il diritto di criticare severamente una persona solo quando siamo riusciti a convincerla del nostro affetto e della lealtà del nostro giudizio, e quando siamo sicuri di non rimanere assolutamente irritati se il nostro giudizio non viene accettato o rispettato. In altre parole, per poter criticare, si dovrebbe avere un'amorevole capacità, una chiara intuizione e un'assoluta tolleranza


WOLFGANG GOETHE
La tolleranza dovrebbe essere una fase di passaggio. Dovrebbe portare al rispetto. Tollerare è offendere.

 

VOLTAIRE
Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo.

Voltaire scrisse il ”Trattato sulla tolleranza”, pubblicato nel 1763, in seguito ad un fatto di cronaca: l'ingiusta condanna a morte di un protestante, decisa dai giudici di Tolosa sotto lo stimolo di un cieco fanatismo religioso. Per i suoi scritti e le sue affermazioni, Voltaire fu perseguitato.