Giornata della memoria

Anche gli zingari passarono per il camino. Storia poco conosciuta questa, ma vale la pena riprenderla perché la vita e la morte abbiano la stessa dignità e lo stesso valore sempre, dovunque e per tutti.

Il termine Porajmos (in Lingua romaní «devastazione», «grande divoramento»), indica il tentativo del regime nazista di sterminare la popolazioni romaní durante la Seconda guerra mondiale. Corrisponde al termine Shoah ("distruzione") del popolo ebraico. Si calcola che sui campi di sterminio lasciarono la vita oltre un milione di zingari.

 

Rom

di Salvatore Armando Santoro

Noi siamo come gli uccelli
e voliamo su tutti i cieli,
come i camosci saltiamo,
liberi,
scorrazzando sulle Alpi,
noi non conosciamo confini.
La nostra patria è il mondo,
il filo spinato non ci ferma,
neppure il mare ci spaventa.
Le Colonne d’Ercole
noi le abbiamo superate
prima che gli altri popoli
le scoprissero.
Hanno cercato di fermarci,
nei campi di sterminio chiusi,
nei forni crematori ci hanno polverizzati,
ma noi esistiamo ancora,
oggi.
Noi continuiamo a volare
come gli uccelli nel cielo,
continuiamo a scorrere
instancabili sulle Alpi
e nessuno potrà bloccare,
mai,
la nostra fame di libertà.

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