NOI VISTI DAGLI ALTRI



L'esercizio del decentramento è fondamentale per un'ottica interculturale. Imparare ad assumere altri punti di vista ci aiuta a capire che il nostro è solo uno degli sguardi possibili. E allora leggere le lettere che alcuni immigrati inviano alle loro famiglie ci fa capire come loro ci vedono e "ci libera dalle lenti colorate che spesso indossiamo quando ci guardiamo allo specchio".

Odille, 34 anni, Madagascar, residente a Vicenza

Cara mamma e fratelli, (…) qui la vita è molto diversa da quella del villaggio: ci sono pochi contadini e tanta gente lavora in fabbrica .Una cosa bella è vedere tutti i bambini che vanno a scuola e sono seguiti dai genitori. Qui tutte le strade sono asfaltate persino nei villaggi più piccoli. Ci sono molte macchine e treni e in una giornata si possono fare anche mille chilometri. (…) Ci sono molte comodità, però per avere tutte queste cose bisogna lavorare tutta la giornata e alla fine il tempo che rimane per la famiglia è poco. Le persone restano chiuse nelle loro case e per andare a trovare gli amici bisogna avvisarli prima, perché è possibile che non abbiano tempo per te. In certe situazioni restano sole con i loro problemi come quando una donna torna a casa dopo il parto. Qui è difficile trovare amici e parenti che vengono ad aiutarti e confortarti quando c'è un lutto(…). Ho sempre nostalgia per la nostra terra, soprattutto per i rapporti più semplici e calorosi.