Cielo

PANGU

 


Terra

In principio non c'era niente: neanche un filo d'erba e neanche una piccola nuvola.

Proprio niente no: in verità c'era un uovo e dentro l'uovo c'era Pangu. Pangu cresceva sempre più e con lui cresceva l'uovo, che diventava sempre più grande, come una montagna. Ed ecco che dopo millanta anni Pangu diventato un gigante dalla forza prodigiosa ruppe il guscio dell'uovo e venne fuori.

Ed ecco che il tuorlo si depositò in basso e formò la terra mentre l'albume volò in alto e diventò il cielo. Pangu per evitare che il cielo cadesse sulla terra con i piedi tratteneva il terreno e con le mani spingeva verso l'alto l'azzurro del cielo e le sue nuvole.

Man mano che il cielo si allontanava verso l'alto e la terra scendeva in basso Pangu per tenerli separati doveva allungarsi e faticare sempre di più, fino a quando, dopo altri millanta anni, esausto, ma contento perché il cielo e la terra ormai non si sarebbero mai più incontrati, cadde a terra e morì.

Ma Pangu non aveva finito di fare bene al mondo, infatti, da morto, il suo corpo si trasformò: dal suo corpo nacquero le montagne e le pianure, le sue vene si trasformarono in ruscelli e poi nel mare, la sua barba diventò un fitto bosco e i suoi peli erba e fiori, i suoi occhi si trasformarono in luce e stelle e la sua voce in vento.

E gli uomini? gli uomini e gli animali vennero dopo: in verità erano i pidocchi del gigante che si trasformarono pian piano quando andarono a camminare tra i boschi della terra, a nuotare nell'acqua del mare e a volteggiare nell'azzurro del cielo.