Dal Congo una fiaba
KANSISI E LA GUERRA



Kansisi è un uccello bianco con le ali nere e fa il nido nei bananeti presso i villaggi. Testimone della vita quotidiana della gente, sa tante cose sul comportamento degli uomini. Per questo un giorno il suo amico Monkonia, uccello che bazzica poco nei villaggi venne a proporgli un problema che lo tormentava da tempo” PERCHE’ GLI UOMINI SI FANNO LA GUERRA ?"

Kansisi scoppiò in una risata. Ma l’amico insistette: “Gli uomini dicono di essere intelligenti e ragionevoli, perché non riescono a trovare il modo di andare d’accordo? Invece nessuno fa tanti disastri come loro:”

Ci sono vari motivi- rispose Kansisi- l’avidità, l’invidia, la vendetta, li spingono ad impugnare le armi gli uni contro gli altri. Fanno guerre anche per cose inutili, senza pensare alle conseguenze. Vieni ti faccio vedere un esempio concreto.

Volarono insieme al villaggio vicino e Monkonia si fermò sulla foglia di un banano, dalla quale osservava tutto. Era mezzogiorno e il sole picchiava forte. Il villaggio era deserto sembrava addormentato. Solo un bambino di nove anni giocava nella polvere poco lontano da alcuni vasi ancora freschi messi li a seccare prima della cottura.

Kansisi si posò sul vaso. Il bambino lo vide e tento di colpirlo con una bacchetta. L’uccello volò via ed il vaso ruzzolò più in la e si fece un’ammaccatura appena visibile.

Sentito il rumore, la padrona dei vasi si precipitò fuori e si avventò sul bambino colpendolo con due schiaffoni solenni. Agli strilli del bambino accorse la madre armata d’un bastone e colpì la vasaia che gridò chiamando aiuto. Arrivò suo marito brandendo un coltellaccio e la madre del bambino fuggì invocando il marito. A questo punto altri uomini e donne si precipitarono sul luogo vociando e agitando bastoni, zappe e coltelli. Volavano insulti e minacce da ogni parte. Dopo dieci minuti il villaggio era in guerra: il clan della vasaia contro quello dell’altra donna. Nessuno aveva idea della causa della mischia e nessuno si preoccupò di cercarla o di pensare alle conseguenze del conflitto. La zuffa durò abbastanza per provocare guai seri e ci furono anche alcuni feriti.

Intanto Kansisi tornato presso l’amicio contemplava con aria compiaciuta lo svolgersi dello scontro.

“Ecco- disse all’amico- come nascono le guerre tra gli uomini. A te le conclusioni”

Esse sono espresse in due proverbi dello Zaire occidentale:

  • L’uccello Kansisi suscita la guerra, ma se ne sta in pace sull'albero.

  • Lo stolto si precipita nella rissa senza riflettere su causa ed effetti.