PUNTI DI VISTA

Ogni cosa, ogni evento, ogni relazione cambiano a seconda dell'angolo di osservazione. Possono essere letti diverso, addirittura opposto, a seconda delle motivazioni e degli interessi personali. La realtà non esiste in modo chiaro e immutabile, “di per sé”, ma esiste in relazione alla persone che la vivono, la osservano e che con essa interagiscono. Il mio modo di pensare e di leggere la realtà è, naturalmente, etnocentrico: si basa sui miei schemi interpretativi, sulle mie conoscenze e sulla mia di cultura di appartenenza. L'importante è saperlo e ricordarlo quando ci si avvicina e ci confronta con l'altro, con qualsiasi altro.

...Per le vie di Cecilia, città illustre, incontrai una volta un capraio che spingeva rasente i muri un armento scampanante.
“Uomo benedetto dal cielo- si fermò a chiedermi,- sai dirmi il nome della città in cui ci troviamo?”
“Che gli dei t'accompagnino!- esclamai- Come puoi non riconoscere la molto illustre città di Cecilia?”
“Compatiscimi,- rispose quello- sono un pastore in transumanza. Tocca alle volte a me e alle capre di traversare città; ma non sappiamo distinguerle. Chiedimi il nome dei pascoli: li conosco tutti, il Prato fra le Rocce, il Pendio Verde, l'Erba in Ombra. Le città per me non hanno nome: sono luoghi senza foglie che separano un pascolo dall'altro, e dove le capre si spaventano ai crocevia e si sbandano. Io e il cane corriamo per tenere compatto l'armento.”
“Al contrario di te,- affermai- io riconosco solo le città e non distinguo ciò che è fuori. Nei luoghi disabitati ogni pietra e ogni erba si confonde ai miei occhi con ogni pietra ed erba.” …

da Le città invisibili di Italo Calvino