SCONTRO DI CIVILTA' O DI INCIVILTA'?
Un po' di storia: l'Andalusia

"Non è infatti difficile trovare esempi storici del modo in cui uno scontro di civiltà ha condotto ad un dialogo di più alto livello. L'esempio e il paradigma di Al-Andalus è particolarmente pertinente al tema del nostro incontro, il dialogo tra le culture. Ciò che era notevole nella vita religiosa e culturale della Spagna islamica è che, nel loro intenso e ricco dialogo, ebrei, cristiani e musulmani non miravano tanto a convertirsi l'un l'altro alle rispettive fedi. Cercavano piuttosto di approfondire la loro comprensione e di convincersi della verità delle proprie fedi. Penso che siamo tutti d'accordo che al cuore dell'esperienza di Cordoba non sta l'intolleranza, ma un'aspirazione all'universale e un rispetto per la
diversità. L'Europa si oscurava al tramonto, e intanto Cordoba, la città più grande e la sede dell'impero dei Mori musulmani in Spagna, risplendeva di lampade pubbliche. Gli europei si bagnavano in fiumi e laghi, e i cittadini di Cordoba usufruivano di più di un migliaio di bagni. L'Europa era invasa dagli insetti, mentre nella Spagna musulmana la gente si cambiava la biancheria ogni giorno. Gli europei camminavano nel fango, mentre le
strade di Cordoba erano pavimentate. I palazzi europei avevano buchi per il fumo sui tetti, mentre l'architettura araba di Cordoba era squisita.
La nobiltà europea non sapeva scrivere neanche il proprio nome, mentre i bambini di Cordoba andavano a scuola. I monaci d'Europa non sapevano leggere il servizio battesimale. Gli insegnanti di Cordoba crearono una biblioteca con più di due milioni di libri, su tutti gli argomenti della vita umana.
E' una piccola pagina della storia europea, che gli studiosi europei, nei loro libri, scelgono di ignorare completamente o di menzionare solo di sfuggita. In quest'epoca in cui è l'Occidente a dominare il mondo, spesso sentiamo ricordare quanto l'Europa sia e sia stata civile, democratica, umana, tollerante e illuminata rispetto ai barbari, primitivi, violenti e
"medievali" musulmani. Per tutto il Medio Evo ebrei e musulmani hanno preso in prestito molto gli uni dagli altri, nel campo della filosofia, della scienza, del misticismo e della legge. Per esempio, Maimonide venne profondamente influenzato dai filosofi musulmani, mentre molti oggi, nel mondo islamico, lo leggono come un pensatore arabo.
Un esempio eccezionale della cooperazione religiosa fu la moschea di Cordoba, che il venerdì veniva usata dai predicatori musulmani, il sabato dalla comunità ebraica, e la domenica dai cristiani.
Quella era veramente una società aperta, creata da un'atmosfera di solidarietà senza
discriminazione religiosa. Nella Spagna musulmana, per un periodo di quasi ottocento anni, esistè una società in cui musulmani, ebrei e cristiani vissero insieme in pacifica coesistenza, condividendo conoscenza, cultura e comprensione."

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"Al di là dello scontro delle intolleranze", è il titolo della conferenza di Ramin Jahanbegloo, da cui abbiamo tratto questo breve passo. Dice l'autore che "Oggi non ci troviamo di fronte a uno scontro di civiltà, ma a uno scontro di intolleranze". E cos'è l'intolleranza? "Anzitutto l'incapacità o l'indisponibilità a vivere qualcosa di diverso", afferma questo giovane e coraggioso professore dell'Università di Teheran, membro del comitato scientifico di Reset Doc. Un uomo che è stato appena arrestato, in Iran, per le sue idee pacifiche, liberali e democratiche.