A Raul, Fernando, Patrizia, Sebastian
A Devid morto di freddo a 23 giorni a Bologna

Ma anche
ai bambini del Casilino 700 ‘scomparsi’ dalla scuola un mattino di un anno e mezzo fa a seguito dello smantellamento del campo;
ai bambini rom a cui si prendono le impronte digitali;
ai bambini lasciati senza pranzo in mensa.


Perché siamo tutti consapevoli delle piccole e grandi ingiustizie che commettiamo nei confronti dei soggetti minori.


 

"L’abuso all’infanzia è un problema di tutti"
 (è il titolo di un bel fascicolo del Ministero della Sanità con cui si presenta il ‘piano infanzia’)

Vi si legge tra l'altro:

L’abuso e la violenza all’infanzia possono avvenire in tutti gli ambienti sociali e culturali e non si esprimono solo nel maltrattamento fisico, che presenta degli indicatori molto spesso evidenti, ma anche nell’abuso sessuale, in quello psicologico e nella grave trascuratezza….al di là dei casi gravi, esiste una grandissima parte sommersa di comportamenti attivi e passivi compiuti dagli adulti nei confronti dei bambini che possono pregiudicarne seriamente lo sviluppo, come ad esempio un continuo disinteresse nei loro confronti.

Cosa vuol dire abusare di un bambino?

- non fornirgli le cure indispensabili alla sua crescita (alimentazione, abbigliamento, igiene, cure mediche) e non tener conto né dei suoi tempi né dei suoi spazi di vita
- far rivivere al bambino quello che l’adulto stesso ha vissuto da piccolo (percosse, punizioni ripetute,…)
- imporre al bambino delle violenze per ‘correggerlo’
- non dimostrargli affetto, o anche ‘dimenticarsi’ per ore della sua esistenza
- far sentire il bambino sempre colpevole di qualcosa per ‘educarlo’
- far assistere il bambino a continue conflittualità in famiglia


Ci sono dei bambini che sono agitati, fanno delle ‘sciocchezze’ per attirare l’attenzione di coloro che gli stanno intorno.  Il loro bisogno di affetto è insoddisfatto al punto tale da essere disposti ad essere sgridati o anche picchiati pur di avere qualcuno che si occupi di loro.


Ecco perché non possiamo più dire: non sapevamo - non  volevamo - sono stati gli ostacoli burocratici - non ci  riguarda - è colpa loro, del modo in cui vivono tutti siamo responsabili del benessere e del  sereno sviluppo dell’infanzia.


Possano riposare sereni nel tepore della terra che non ha saputo o voluto lasciarli vivere

 

g. cavinato, dirigente scolastico