domanda |
Ho un ragazzino straniero in quinta elementare, è possibile promuoverlo alle medie, anche se non ha raggiunto le competenze minime previste dalla normativa? |
risposta | La normativa (DPR 394)
afferma che un bambino o ragazzo che si iscrive nella scuola
dell'obbligo deve essere inserito nella classe dei coetanei. Questa
disposizione ha una sua logica, facilmente comprensibile: se infatti
valutassimo solo le competenze linguistiche, ci troveremmo nella
situazione assurda di inserire ragazzi quattordicenni nelle classi
elementari. Inoltre i ragazzi hanno bisogno ,per costruire la propria
identità e per essere motivati all'apprendimento, di " far
parte" di un gruppo di pari, con i quali confrontarsi e dai quali
apprendere anche la lingua. Da ciò ne consegue il dettato della norma e
la necessità di attuare valutazioni che tengano conto dei percorsi
individuali. A tal proposito la la Circolare Ministeriale n. 301
del 08/09/1989 (Inserimento degli stranieri nella scuola dell'obbligo:
promozione e coordinamento delle iniziative per l'esercizio del diritto)
nel capitolo 2 (Orientamenti per l'attività didattica) tra l'altro
afferma: La necessità di attivare l'insegnamento individualizzato è presente
anche nell'art. 45 (al punto 4) del DPR
394 che recita: Da queste varie sollecitazioni emerge che se la scuola deve organizzare dei percorsi personalizzati dovrà necessariamente individuare anche dei percorsi valutativi conseguenti. Quindi gli esami (o in genere le valutazioni di fine anno) dovranno tener conto della situazione di partenza e del percorso realizzato dal Consiglio di classe. Poiché però non esiste la possibilità (come per gli allievi portatori di handicap) di proporre agli esami prove differenziate, nulla vieta di pensare a prove (per tutti gli allievi) graduate, formate di più item con difficoltà via via crescenti. Gli alunni stranieri faranno così le prove comuni, ma si fermeranno agli item più agevoli. I Dirigenti della nostra Rete, in un incontro del febbraio 2003, hanno
stabilito alcune modalità da far passare nei vari Istituti. In tale
documento si sostiene che: |