CLASSI MONO O PLURIETNICHE?
Le classi plurietniche mostrano come il rapporto educativo assuma, in misura maggiore rispetto alle altre, connotazioni di tipo cognitivo, ma soprattutto di tipo relazionale.
Mostrano quanto sia importante curare la comunicazione orale, la narrazione, la conversazione sui comportamenti e gli stili di vita in tutte le direzioni (insegnante - allievi; allievi - insegnante; allievi tra di loro)
Tutto ciò per l'insegnante comporta non tanto un aumento di impegno (anche se questo sicuramente c'è specie all'inizio), ma soprattutto una metodologia diversa, basata sull'ascolto attivo e sulla cooperazione educativa.
Significa, molto spesso come insegnanti, rimettersi in gioco e ripensare il proprio ruolo.
Ciò non è sicuramente facile, ma la posta in gioco è alta.
Non solo dare valore all'accoglienza per gli allievi più fragili (e non sono solo gli alunni stranieri).
Non solo dare valore alla propria professionalità.
Non solo sentirsi attivi in un ruolo che ci vede, in posizione nevralgica, veicolare continui flussi di informazioni, emozioni, scoperte, maturazioni.
Ma soprattutto lavorare per intrecciare culture in una società che sarà sempre più multietnica, perché sia edificata sull'incontro e non sullo scontro, sulle collaborazioni e non sulle diffidenze, sulla serenità e non sulla paura.
pasquale cananzi