I TEMI E LE PAROLE-CHIAVE
Su 500 mila alunni che frequentano la nostra scuola, la metà è nata in Italia e 100 mila siedono sui banchi degli Istituti Superiori.
L'incremento di questi ultimi nell'anno scorso è stato del 38%.
I numeri ci dicono anche che molti di questi (in alcuni istituti anche il 40%) abbandonano la scuola dopo un anno o due o anche solo dopo qualche mese. Come leggere questo fenomeno? Dipende dalla mobilità del progetto migratorio della famiglia o da un orientamento approssimativo? Ė la scuola troppo rigida che non sa accogliere o pesano di più i processi identitari che creano conflitti (scuola / famiglia; genitori / coetanei; casa / città)?
E ancora: è la scuola superiore che fa fatica a ripensarsi o è la scuola di base che deve riaggiustare il tiro? La “seconda generazione” ammortizzerà questi conflitti o li accentuerà? E gli alunni italiani come vivono l'altro e l'altrove? La scuola può fare di più? Quali pratiche sono da abbandonare e quali invece devono diventare sistema?
I relatori ci forniranno indicazioni e risposte anche sulla base di riflessioni e pratiche di altre regioni italiane
Nostra
relazione |
Graziella Favaro
Tra prima e seconda generazione:
i processi di identificazione, le sfide , le opportunità
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