CORSO DI FORMAZIONE DELLA RETE SU
INSEGNARE ASCOLTANDO,
ASCOLTARE INSEGNANDO
Gestione del gruppo nelle classi multilivello
Relatrici:
Prof.ssa Rita Minello
Docente di Analisi delle Interazioni Educative- Cà Foscari
Dott.ssa Claudia Bruni
psicologa psicoterapeuta scolastica
Il corso si terrà presso la
Scuola Media Statale di Montebelluna
nei giorni 6, 12, 19, 26 novembre, 3 dicembre
dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Il corso è aperto a tutti, personale della scuola,
mediatori culturali, assistenti sociali, educatori...
non è necessaria la preiscrizione. Verrà rilasciato a richiesta un attestato
di frequenza
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TEMI E CONTENUTI DEL CORSO
“L’alunno straniero ha bisogno di essere ascoltato e capito”. Il fatto che
egli non si esprima bene nella nostra lingua, rende ovvie queste parole
considerando la comprensione lessicale. Ma gli altri ragazzi, gli italiani,
non hanno bisogno anch’essi di essere ascoltati e capiti? Non parlano
anch’essi a volte una lingua che ci è estranea? La semantica, la gestualità,
il gergo e anche il silenzio e il non detto, “parlano”. Non è forse compito
degli educatori (ex ducere, portar fuori) far scoprire quel mondo interiore
e avvicinare le lingue e i linguaggi, i mondi e i sentimenti?
La scuola più di ieri, oggi è un mosaico di lingue e colori, un incontro di
sensibilità e affettività diverse, un confronto di abilità e intelligenze
differenziate: è una bella impresa fare gli insegnanti!
Ma la scuola è lo specchio della società; e la società oggi è complessa e
richiede proposte diversificate. Bisogna fare uno sforzo e cercare risposte
innovative. La scuola non deve perdere la sua carica profetica e deve
inventare un’educazione nuova per un futuro che è già qui. La società di
domani, tra crisi ambientali e traumi sociali, richiede un’educazione capace
di futuro. Bisogna solo adattarsi al cambiamento o si può pensare di
pilotarlo?
Gli incontri che proponiamo sono focalizzati sulla ricerca e
l’identificazione degli elementi di difficoltà quali:
· Come riconoscere i segni di un disagio?
· Come gestire le situazioni conflittuali?
· Come sentirsi diversi?
· Come educare al confronto che non escluda il mantenimento della diversità?
· Come coniugare uguaglianza e differenza in un’ottica interculturale?
Il vero viaggio di scoperta
non consiste nel cercare nuove terre,ma nell’avere nuovi occhi.
(M. Proust) |
6 novembre 2007
Rita Minello:
Le competenze sociali:
come acquisirle e come farle acquisire
materiali:
Presentazione
in powerpoint: gestione della classe interculturale
Bibliografia
aggiornata intercultura
Bibliografia
aggiornata classi difficili
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12 novembre 2007
Il disagio a scuola:
come riconoscerlo, come intervenire
materiali:
La
scuola di Nafka
Rappresentazioni
sociali
La
diversità cognitiva come risorsa
Another
brick in the wall
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19 novembre 2007
La gestione delle interazioni educative
nelle classi ad abilità eterogenee
Yoda
Tutorship
Dalla didattica alla sociodidattica
Apprendimento cooperativo: le premesse psicopedagogiche
I
riferimenti teorici
La
Rinuncia al Metodo
Soglie
di Padronanza
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26 novembre 2007
Claudia Bruni
Come riconoscere la propria diversità…
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3 dicembre 2007
… per accettare quella degli altri
Sull'ascolto
Elogio della curiosità
…curiosità vivace per come va il mondo, per
l’apprendimento, per l’infinita diversità del tempo, dei luoghi, di ciò
che cambia, di ciò che è immutabile.
Una passeggiata nella diversità è un immenso regalo che abbiamo a
portata di mano…
L’attitudine alla differenza e lo sguardo che portiamo su coloro che la
incarnano, è la più grande sfida della modernità…si tratta, nel rispetto
dell’universalità dell’umano, di considerare che la differenza è
costitutiva e che è il nostro sguardo che bisogna cambiare…Ciò implica
una effettiva confidenza, un vero scambio. Se il lontano diventa vicino,
ci si sentirà allora meno minacciati da ciò che vivremo come più
familiare, in uno scambio di reciprocità.
Marie-Rose Moro |
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