Scultore
Cenni critici
Diversi autorevoli critici
hanno espresso i loro giudizi sull'arte dello scultore.
Ecco alcune testimonianze...
"Le figure umane in terracotta, quasi sempre femminili,
sono cariche di spontaneità' e di poesia, il colore e
la porosità della materia, la ricerca dei giochi di luce
fanno risaltare meglio le forme in tutta la loro bellezza ed
espressività".
Assunta Currà |
"La cedevole plasticità dell'argilla trova espressione
armonica in linee sinuose e raccolte, dai colori ambrati, soggetti
aggraziati dove l'artista appare impegnato ad esplorare in chiave
intimista gesti e atteggiamenti, che fanno emergere, da figure
umane dove il volto è solo un ovale, sentimenti e emozioni
di toccante intensità. Composizioni eleganti e garbate
le sue: accostamenti di forme e di colori morbidi, dai quali
traspare la libertà inventiva di un animo che aspira ad
immortalare l'armonia del bello".
Elisa Motta |
"La massa bloccata acquista, sia pure in dimensioni ridotte,
una sua particolare potenza; la geometrizzazione della forma
scandisce lo spazio giocando con vividi e netti contrasti chiaroscurali
che solo quando la materia si impreziosisce si attenuano per
dar luogo a più sottili luminescenze".
Maria Antonietta Garavelli |
"Il suo studio di Cernusco sul Naviglio è ormai un'officina
dove nascono opere di buona qualità che vanno ad affiancarsi
a quelle precedenti e che fanno di Secchi una realtà tra
i giovani scultori lombardi".
Eros Pellini |
"Una gran parte delle opere di
Secchi insiste sul motivo della forma chiusa che si apre e, aprendosi,
si rivela essere nodo di relazioni virtuali, si risolve nella
relazionalità infinita dello spazio, a confermare il proprio
credo della vita e degli impulsi primari e profondi dell'esistenza".
Aldo Brunetti |
La mia terra
"Pensavo di averti dimenticata. Da te ero partito. Ho
vagato e cercato, ho sperimentato, come è grande il mondo,
le strade sono state percorse mille volte tutto già è
stato fatto, tutto già visto. Ora ti ho ritrovata inerte
ma morbida e pronta a ricevere le mie impronte, i miei sentimenti,
le mie esaltazioni e il mio oblio, con te riesco ad esprimermi,
con te vorrei catturare la luce".
Enzo Secchi
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