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2) Definizioni

La fase preclinica di una malattia inizia quando il processo patologico è presente in un individuo per la prima volta.

Per la maggior parte delle malattie tale punto è difficilmente identificabile.

La fase preclinica termina quando il processo patologico che si è innescato cessa di essere reversibile.

Tale punto generalmente è il momento in cui la persona si rivolge al medico per la presenza di sintomi.

La prevalenza P è definita come il rapporto tra il numero di individui che in un determinato momento risultano portatori di una specifica malattia (M), ed il numero totale dei soggetti esaminati (POPRIF> P = popolazione di riferimento per la determinazione di P):

Quando il dato è stato rilevato, la prevalenza può essere "usata" in termini probabilistici.

Essa rappresenta cioè la probabilità che un soggetto, "pertinente" a POPRIF>P, ha di essere portatore della malattia per la quale è stata calcolata P.

In altre parole la prevalenza è la risposta alla domanda:

Se il mio paziente è "pertinente" alla POPRIF> P, quante sono le possibilità che sia affetto dalla malattia in esame ?.

Questa modalità di impiego interessa tutti gli indici percentuali che verranno presentati.

Perché ciò possa essere fatto, occorre naturalmente che il soggetto sia pertinente alla POPRIF.

Se ad esempio la prevalenza in Italia di un tumore che colpisce esclusivamente persone di sesso femminile è del 3%, non sono soggetti pertinenti nè un uomo, nè una donna non italiana.

In quest'ambito ci si occuperà degli screening oncologici.

In generale, per la mancata conoscenza delle cause certe che ne determinano la formazione, è impossibile effettuare una prevenzione primaria delle neoplasie.

Il primo ed indispensabile atto di strategia terapeutica è dunque la prevenzione secondaria, che consente di affrontare, controllare e sempre più spesso guarire da questa grave malattia.

La curva di crescita di un tumore è di tipo esponenziale.

E’ lecito allora pensare ad una crescita neoplastica preclinica N%(t), ad esempio del tipo:


dove N%(t) potrebbe essere la percentuale di cellule neoplastiche al tempo t (con t relativo alla fase preclinica), e t una costante di tempo tipica di una determinata neoplasia.

Vedremo in seguito come, grazie ad un programma di screening, sia possibile dare una forma esplicita a N%(t), rappresentazione matematica della storia biologica di un determinato tumore nella fase preclinica.



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