... i giovani lupi volevano solo imparare quel tanto della legge della giungla
che riguardava il loro singolo branco o la tribù, e scappavano via non appena
sapevano ripetere il ritornello di caccia:
«Zampe che non fanno rumore, occhi che vedono nell'oscurità, orecchie che odono
il vento delle tane, denti bianchi e taglienti: tutti questi sono i segni dei
nostri fratelli, tranne che di Tabaqui lo sciacallo e della jena, che noi
disprezziamo». Invece Mowgli, come CUCCIOLO D'UOMO, doveva imparare ben
di più...
Passarono molte stagioni nella giungla e Mowgli crebbe insieme coi cuccioli,
per quanto questi, naturalmente, fossero già divenuti lupi, quasi prima che
egli fosse ancora fanciullo.
Babbo Lupo gli insegnò l'arte sua ed il significato di ogni cosa nella giungla,
finchè ogni fruscio fra l'erba, ogni alito d'aria nella notte calda, ogni nota
del gufo sopra il suo capo, ogni graffiata d'unghia di pipistrello, quando si
appollaia per breve tempo su un albero, e ogni tonfo d'ogni piccolo pesce
guizzante nello stagno ebbero per lui proprio lo stesso significato che ha il
lavoro d'ufficio per l'uomo d'affari...
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Coraggio, giovane lupo, il Branco ti aspetta!
La tua pista inizia oggi ad arricchirsi di una preda davvero
importante: la Promessa. Domani sarai protagonista
di una nuova avventura, nella quale conterà ancora di più
«fare del proprio meglio!».
Buona Caccia
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