Caro Peppino e caro Forum,

dopo l’intervento dell’amico e collega Nicola Fornarelli ho deciso di scrivere per rafforzare (anche se non c’era il bisogno) le affermazioni fatte da Nicola.

 

Tutti i documenti “ufficiali” firmati dai componenti della D.A.C., anche quelli di natura tecnica, sono sottoposti all’attenzione dei colleghi prima di essere spediti; questa “regola” viene  osservata anche dal Presidente del Collegio.

 

Concordo sulla necessità che gli indirizzi “politici” del Collegio debbano essere una prerogativa del Presidente del Collegio.

 

Penso che le lettere di Nuccio Longhitano e di Peppino, che hanno provocato tanto fragore, possano essere lo spunto per lanciare un “sondaggio” tra tutti i frequentatori del sito:

 

1.      Ritenete giusto la partecipazione, con diritto di voto, all’Assemblea  di tutti gli Arbitri?

 

2.      Un arbitro matura l’anzianità dopo tre o dopo quattro anni di appartenenza alla categoria Arbitri? (Art. 21)

 

3.      La reiezione delle domanda per essere ammesso a sostenere l’esame da G.A. deve essere motivata per iscritto o può essere valida un’altra forma? (Art. 21)

 

4.      Può essere “produttivo” sviscerare le problematiche di natura personale e tecnica sul Forum per avere più tempo nell’Assemblea,  da dedicare ad eventi tecnici per l’aggiornamento e la formazione?

 

 

                                                                                   Cordiali Saluti

Valerio Veduti

 

Lagaro 13.10.2003


 

                       Cari Amici, caro Peppino,

visto che ho lanciato il sasso voglio essere il primo ad esprimere un parere (da G.A. con 18 anni di anzianità ininterrotta) sui quesiti che ho posto sul Forum (così per qualche giorno me la suono e me la canto).

 

Sono entrato nel Collegio nel 1986 e già allora il diritto di voto era una prerogativa dei G.A.. In effetti non mi sono mai soffermato a pensare ad una o più motivazioni di questa  che può apparire, ad una lettura veloce, una“discriminazione”. Le recenti polemiche mi hanno indotto a riflettere sull’argomento; certo che è strano che in tutto questo tempo nessuno abbia mai sentito l’esigenza di proporre un cambiamento. Non credo che  possa essere stata una decisione maturata solo per contenere i costi delle Assemblee e neppure per la paura di alterare degli equilibri “politici” preesistenti ma può essere più plausibile pensare ad altre giustificazioni. Ad esempio l’esperienza, la capacità, la conoscenza dei colleghi e l’attaccamento alle vicende del Collegio che un G.A. può maturare solo attraverso il percorso di formazione prima come A.A. e poi da A.. Se si dicesse che gli Arbitri possono votare bisognerebbe stabilire quanti anni di anzianità (già dal 1° ? Dopo il 2° ?) sarebbero necessari o sufficienti per farlo. Proviamo a pensare, ad esempio, perché per gli A.A. è prevista una dotazione “scarsa” della divisa, per gli A. qualcosa di più  e per i G.A. una dotazione completa. Probabilmente perché è più facile che sia un A.A. o un A. ad abbandonare il Collegio; perché ha maturato altri interessi, perché si aspettava altre cose e per tante altre motivazioni. Dopo aver percorso tutte le tappe che portano al “grado” di G.A. è meno probabile che si possa lasciare il Collegio, si è per un certo verso più “affidabili” e “maturi”. Questo senza nulla togliere alle capacità, alla serietà e alla disponibilità dimostrata dai colleghi Arbitri. Mi piace ricordare che durante questa DAC (ma probabilmente anche in altre) un Arbitro è stato nominato FAR, che un Arbitro ha diretto delle manifestazioni nazionali.

 

L’Art. 21 Ufficiali di Gara-Categoria “ARBITRI” del Regolamento Arbitrale sancisce che …Dopo almeno quattro di attività ininterrotta l’Ufficiale di gara………. Mi pare abbastanza chiaro che gli anni di anzianità  per richiedere di essere ammesso all’esame da G.A. siano 4.

 

L’Art. 21 del R.A. non specifica quale forma debba essere usata; la forma scritta via raccomandata o E-mail  credo che sia da preferire.

 

Ho la sensazione che sarebbe molto utile e “divertente” affrontare tutti i Ns. problemi sul forum e lasciare più tempo nelle assemblee per la formazione e l’aggiornamento. E non è detto che questo non succeda…………

 

 

                                                                                   Cordiali Saluti

 

(Valerio Veduti)

 

Lagaro 13.10.2003