Claudio Schermi (presidente del comitato regionale Lazio FICK) ci ha inviato copia delle sue osservazioni alle carte Federali inviate alla FICK nell'ambito del progetto di revisione in corso.

Sul tema della categoria "esordienti" Schermi fa riferimento alla circolare emanata dal Presidente Tarabusi.

 

Cari Amici del Collegio UU.GG.,

 

mi auguro che le festività abbiano portato a tutti un periodo di serenità e riposo e Vi invio i migliori auguri per l'anno appena cominciato.
Ho raccolto con piacere l'invito ad inviare indicazioni alla FICK sulle Carte Federali di prossima approvazione, come la stessa FICK ci aveva richiesto con la E-mail del 2 dicembre u.s. prot. 7822.
Nel punto 2a - attività Esordienti - ho fatto riferimento alla circolare 1/2003 del Presidente della DAC, che ho appreso sul Vostro sito che seguo sempre con attenzione.
Per questo motivo ritengo che, trattando anche tutta una serie di argomenti così strettamente connessi alla Vostra attività, Vi potrà essere gradito ospitare la pubblicazione delle poche paginette che seguono.
Sperando che la Federazione vorrà apprezzare questo nostro spirito collaborativo, Vi faccio i complimenti per il sito e vi invio cari saluti,
Claudio Schermi 
 

----- Original Message -----

Sent: Monday, December 29, 2003 12:26 PM
Subject: Re: CARTE FEDERALI 2003 - osservazioni

 

In riferimento alla lettera della FICK del 2 dicembre u.s. prot. 7822, in cui si richiedevano osservazioni in  merito alla bozza del Regolamento di Giustizia e Disciplina e del Codice di Gara via e-mail entro il 31 dicembre c.a, si invia il seguente contributo ai lavori della Commissione Carte Federali per il successivo esame da parte del Consiglio Federale:


1) REGOLAMENTO DI GIUSTIZIA E DISCIPLINA

Si rileva la necessità di recepire totalmente i "nuovi principi di Giustizia Sportiva" approvati dal CONI con deliberazione del Consiglio Nazionale n.1250 del 22 ottobre e della Giunta Nazionale con deliberazione n.539 del 20 novembre 2003, trasmessi dal CONI alla FICK in data 4 dicembre 2003, dopo la riunione del Consiglio Federale con i Presidenti Regionali del 22 novembre e quindi dopo la stesura della bozza inviataci.

In particolare si richiede che il regolamento preveda espressamente:

a) che le controversie siano discusse in pubblica udienza e che conseguentemente sia resa pubblica tutta la giurisprudenza federale;

b) che sia previsto un giudizio di revisione quale mezzo straordinario di impugnazione nei casi esplicitamente previsti dal punto 3 sesto capoverso dei nuovi principi CONI;
c) che sia garantito il principio che la giustizia sportiva debba essere rapida. I nuovi principi informatori del CONI esplicitamente prevedono che "a tal fine, tutti i termini processuali devono essere limitati al massimo". Pertanto è necessario precisare che i termini indicati per l'instaurazione del procedimento disciplinare e per tutti i gradi di giudizio debbano essere "perentori" (quindi definitivi a pena di decadenza dell’intero procedimento) e non "ordinatori" (quindi indicativi e privi di un reale significato) come sembra che sia l'attuale interpretazione federale con conseguenze che spesso hanno compromesso il principio della rapidità della giustizia sportiva.


2) CODICE DI GARA

Tale Codice è di rilevanza tecnica e si ritiene che sarebbe opportuno che il Consiglio Federale si rivolgesse ufficialmente per una verifica finale dei lavori della Commissione Carte Federali alla DAC e ad una rappresentanza dei Tecnici, che potrebbe essere l'Associazione Allenatori e la Commissione Tecnica Federale.
Ritenendo i Comitati Regionali non competenti quindi ad esprimere osservazioni di natura strettamente tecnica nella valutazione di merito articolo per articolo, il CR Lazio si limita a dare indicazioni su quegli aspetti del Codice di Gara di rilevanza strategica sull'attività federale.
a) ESORDIENTI:

gli art.2.2 del Reg. di Velocità e 4.4 del Reg. di Fluviale non risolvono il problema delle distanze di gara ammesse per la categoria non modificando gli attuali art.35 e 88. Anzi tali articoli hanno rafforzato il fatto che comunque l'attività per tale categoria debba essere considerata "gara".

Dal sito internet degli Ufficiali di Gara della FICK http://digilander.libero.it/scorpyo51/  (vedi archivio) si è presa visione della circolare 1/2003 del Presidente della DAC prot.5259 del 15 luglio 2003 avente per oggetto "Attività Esordienti", disponibile per la consultazione pubblica.
In tale Circolare della DAC, prendendo in esame il succitato art. 35 e la Circolare Federale n.39 del 1/12/99 prot 8559 - attività esordienti - tuttora di riferimento in materia, è stato testualmente scritto:

"la Circolare Federale.......evidenzia la necessità di organizzare un attività multilaterale evitando una precoce specializzazione e che tutte le attività debbano essere svolte sempre in forma ludica compresa la partecipazione all'attività agonistica." ".....al paragrafo riguardante le manifestazioni si dice è emerso in modo inequivocabile come a questa età non si debba parlare di gara ma di manifestazione." "Queste manifestazioni si ritiene che debbano essere organizzate al massimo a livello societario o intersocietario ed eventualmente e come massimo a livello regionale, ma non oltre".
Il Presidente della DAC così conclude: "Stando così le cose, invitiamo tutti i colleghi a non arbitrare le gare per la categoria Esordienti, ognuno sarà libero di scegliere se presenziare o meno alle stesse".
Il CR Lazio FICK ritiene che tale perentoria circolare della DAC non possa essere ignorata e lasciare ancora aperti spazi al dubbio. La revisione del Codice delle Gare deve chiarire  definitivamente le modalità di svolgimento a livello regionale e nazionale (se del caso) delle "manifestazioni ludiche" per la categoria Esordienti.

Inoltre si ritiene che il termine "Esordienti" sia improprio e che con tale termine andrebbe invece definita la categoria "Debuttanti" (più riconducibile al ballo delle giovani nobili diciottenni al loro ingresso in società che ai praticanti la nostra discplina sportiva).

Per le categorie fino a 10 anni si suggerisce invece un circuito parallelo ad orientamento scolastico elementare da fare rientrare anche nel "Progetto Scuola" con, solo a titolo di esempio,  "Paperotti" da 6 a 8 anni e "Delfini" da 9 a 10 anni.


b) CANOA CANADESE:

anticipare l'inserimento del C1 e del C2 sin dalla categoria Cadetti A, con l'obbligo eventuale di svolgere almeno una gara in Kayak e di fare al massimo una gara in canadese nella medesima manifestazione, come già funziona in molti altri paesi, con ottimi risultati.

c) ACCREDITO DELLE SOCIETA' (art.2.13 Reg. Velocità) E CONSIGLIO DI GARA:

In tutte le specialità della canoa è previsto il Consiglio di Gara tranne che nella Canoa da Velocità.
Si ritiene che i sistemi debbano essere uniformati per tutte le doscipline federali, trattandosi di un unica Federazione.
Il Consiglio di Gara è uno strumento indispensabile ed andrebbe gestito nella velocità in modo molto snello, applicando sanzioni sui ritiri ma senza riadattare gli ordini di partenza già predisposti (come si fa all'estero) se non in casi eccezionali a discrezione del Direttore di Gara.

Il Consiglio di Gara permetterebbe di richiamare alcuni punti fondamentali nell'applicazione del Codice di Gara, nonchè di dare informazioni sul campo di regata e sugli aspetti logistici. Inoltre le nuove Società avrebbero modo di imparare dai più esperti.

Questo eviterebbe inoltre le lunghe attese, spesso all'aperto, per il ritiro dei programmi che oggi caratterizzano la vigilia delle gare e permetterebbe un momento di incontro e di presentazione della gara anche alle autorità locali, spesso chiamate a finanziare l'evento senza avere neanche un occasione di saluto.


d) ALLEGATO "A"-IMBARCAZIONI: CATEGORIE E REGOLE DI COSTRUZIONE

si ritiene inopportuno regolamentare con misure "lunghezza max e larghezza minima" le imbarcazioni K4.20 e K.5.20. Queste imbarcazioni devono essere omologate dalla FICK nella loro interezza come modello "standard", quale che sia il costruttore, evitando l'entrata sul mercato di nuovi modelli contrari allo spirito che ha ispirato l'introduzione di tali imbarcazioni già ben sperimentate ed evitando spese inutili per le Società che, già dotate di imbarcazioni efficienti, sarebbero costrette a dotarsi dei modelli più competitivi che potrebbero essere inseriti nel mercato nel prossimo futuro, con ulteriori aggravi nei loro bilanci.


e) ALLEGATO "B"-SISTEMA AD ELIMINAZIONE:

da tempo si parla del problema dell'abbandono precoce ma nessuna misura correttiva è mai stata posta in essere.

Sull'esempio di quanto avviene in alcune nazioni estere ed in Italia in altri sport, il CR Lazio FICK suggerisce la realizzazione di una "Classifica Nazionale Individuale" in cui tutti i tesserati vengono "classificati" per le iscrizioni alle gare in barca singola, con modalità che non è questa la sede per approfondire ma che i Tecnici e quindi l'Associazione Allenatori e la Commissione Tecnica Federale potrebbero realizzare in brevissimo tempo.
Nelle Gare Nazionali tali classifiche permetterebbero sulla base delle iscrizioni ricevute di dividere le gare di ogni categoria in sottocategorie da 18 partecipanti (per es. Junior A, Junior B, Junior C), incentivando tutti a gareggiare per conseguire un risultato definito, che oggi è limitato ai primi nove.

Tutti gli iscritti alle gare nazionali avrebbero quindi l'opportunità di partecipare almeno a due gare (la batteria e la finale A o B della propria sottocategoria) evitando il troppo selettivo sistema di qualificazione oggi in vigore che premia solo i migliori, spesso anche loro penalizzati da semifinali squilibrate.
C'è oggi un circolo vizioso per cui sono impossibili tappe di avvicinamento al vertice per gradi, scoraggiando i ragazzi e le Società e causando l'abbandono precoce dei troppi insoddisfatti dai propri risultati immediati.

Inoltre verrebbe meno la mattinata dedicata alle batterie-farsa prive di ogni valore tecnico (passano quasi tutti con eliminazione inappellabile di pochi che vengono eccessivamente mortificati) ed introducono a semifinali che al contrario sono spesso eccessivamente selettive, eliminando dalla finale anche atleti di prestigio che dopo le batterie si trovano non equamente distribuiti nelle semifinali.

Nessuno sui campi di gara è favorevole al permanere dell'attuale sistema!

Con il nuovo sistema ci si propone di garantire una flessibilità tra le classi di merito che permetterebbe, gara per gara, agli ultimi di ogni classe di scendere di classifica  trovandosi vincenti nelle classi inferiori, mentre ai migliori delle classi inferiori si darebbe la possibilità immediata di salire in classi sempre più competitive fino al raggiungimento eventuale dell'eccellenza.

Questo semplice correttivo è indispensabile se vogliamo crescere di numero perché l'attuale sistema, nonostante i numeri limitati di iscritti, già rende i programmi di gara congestionati fino all'inverosimile e salterebbe immediatamente se ci fosse uno sviluppo seppur modesto del nostro sport tale aumentare di poche decine di partecipanti gli iscritti in ogni categoria.

Inoltre per i Senior tale sistema di fatto porrebbe gli atleti di "altissimo livello" in una sorta di categoria Elite, dando spazio anche agli altri ed in particolare ai giovani.
Per l'immediata realizzazione del sistema proposto basterebbe integrare "l'allegato B - Sistema ad eliminazione" che ricalca il sistema ICF di qualificazione in vigore a livello internazionale (magari da mantenere solo per gli Assoluti) con un sistema più semplice per le gare nazionali ed i Campionati di Categoria.


Nella fluviale tale problema ancora non si avverte ma dovrebbe comunque essere considerato anche se solo in linea di principio.

Potrebbe infatti rendersi necessario se ci fosse un auspicabile sviluppo esponenziale del settore dal punto di vista numerico. Ma tale sviluppo potrebbe avvenire solo se si dovesse riconoscere un'opportunità nuova che permettesse anche ai meno bravi di avere una loro dimensione.
Tra l'altro questo sistema permetterebbe di regolamentare le iscrizioni alle gare di fluviale nel momento - che oggi appare lontanissimo - che i numeri di iscrizioni fossero tali da costringere l'organizzazione ad allungare troppo i tempi di ogni singola gara, riservando alle categorie di merito anche manifestazioni diverse.


 

f) MANCANZA DEL RUOLO DEI COMITATI REGIONALI NELLE GARE NAZIONALI

si evidenzia la mancanza di un ruolo ufficiale dei Comitati Regionali nella preparazione del calendario ed in particolare nella scelta delle località di svolgimento delle gare. E' particolarmente grave che ai Comitati Regionali non venga riconosciuta la rappresentanza federale ufficiale sul territorio di competenza quale razionale strumento di supporto e controllo della Società Organizzatrice delle gare nazionali, che di fatto vengono abbandonate alla loro iniziativa e buona volontà, con disagi gravi spesso riscontrati sui campi di gara di ogni specialità ed insoddisfazione degli stessi organizzatori.

Le competenze dei Comitati Regionali in materia sono le uniche non codificate, il ruolo ed i compiti di tutti gli altri (Direttore di Gara, Giudici, Segreteria Gare e Comitato Organizzatore) sono invece ben dettagliati.

 

g) NUOVI LIMITI PER L'ASSEGNAZIONE DEL TITOLO ITALIANO

i nuovi limiti introdotti per l'assegnazione del titolo italiano in tutte le categorie dai nuovi articoli 4.A.20 (slalom) e 4.B.12 (discesa) valgono solo per la fluviale mentre il criterio di ogni norma dovrebbe essere univoco, ove applicabile, per tutte le discipline canoistiche. Stabilire un limite di tempo in comparazione con un altra gara per l'assegnazione del Titolo Italiano è assolutamente non condivisibile per principio, in quanto ognuno deve disputare la propria gara senza essere condizionato dalle prestazioni di altri in gare diverse dalla propria. Inoltre se la FICK è orientata in tal senso, non si capisce perché questo valga solo per la fluviale e non anche per la velocità e la maratona in cui al contrario la gara con un unico equipaggio iscritto (che di solito deve essere cancellata) non viene cancellata solo in occasione dei Campionati d’Italia ed è valida per l’assegnazione del Titolo, quale che sia la prestazione sportiva.

Si suggerisce di lasciare le cose inalterate assegnando il Titolo Italiano ai vincitori delle gare previste nel bando senza alcuna limitazione oppure di attribuire il Titolo Italiano solo quando c'è un numero minimo di Equipaggi e Società iscritte (per esempio 2 equipaggi e 2 Società nelle categorie femminile e canadese e 3 equipaggi e 2 società nel kayak maschile).

La scelta dei tempi comparativi, tra l'altro limitata solo alla fluviale, è certamente la peggiore ed è palesemente incongruente con i regolamenti delle altre specialità.

 

3) REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA':

in considerazione che la FICK ha appena approvato con delibera 143/03 del 23/11/2003 tale Regolamento che risultava inesistente senza seguire il medesimo processo partecipativo usato per gli altri regolamenti,  si richiede di volerlo rendere noto al più presto con la pubblicazione sul sito federale come già fatto per tutti gli altri regolamenti previsti dall'art 3 dello Statuto.

 

 

Diverse tematiche andrebbero ancora approfondite e siamo certi che altri Comitati Regionali che vivono più direttamente altre problematiche specifiche potranno offrire la propria collaborazione anche con maggiore esperienza

Il CR Lazio è fiducioso che le presenti osservazioni, sollecitate dalla stessa FICK, siano apprezzate come contributo costruttivo alla nostra Federazione e siano conseguentemente tenute nella giusta considerazione in sede di stesura finale dei regolamenti di cui si sta trattando.

Si ringrazia la Commissione Carte Federali per il lavoro preparatorio svolto.

 

Claudio Schermi

Presidente

Comitato Regionale Lazio FICK